You had no choice, no, but hear its voice
And you would listen hypnotized, and in a dream

"Enslaved by this annoying bug, clutching his throat, consuming his hopes. One broken record scratches an already cracked Spirit, devouring the basements of his future's armor. A physic future together is now an impossible plan."

Last branch of Castor's story is a really common one, to be honest. Reapers War consumed families, killed ideas and devoured cultures; nobody was prepared, even veterans.
The right strategic choice isn't always the right one, if that involves leaving behind the last member of your family.

Talking about losses, doing some HAPPY warm ups chalky-looking...
All the feels.

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Not-translatable old piece ahead. Feel free to ignore <u<'
(I kinda gave up after the fourth re-translation =_=' sorry, it sounded completely different, weird, in another language... I'm not skilled enough, I guess. Google translate? Google translate. For now.)


-Sicché, mi viene da paragonare Castor a uno specchio antico in casa di maldestri. Gli eventi esterni lo macchiano, leccano la sua superficie, corrodendolo; eppure, lui non si crepa, rimane appeso alla sua stupida parete senza muoversi di un millimetro. Vibra quando le porte vengono chiuse con veemenza, subisce le violenze di un prodotto erroneo senza ribellarsi. Quando ti ritrovi a soppesarlo tra le dita, ti riesce difficile non sorprenderti di fronte a quanto sottile sia il velo che divide la superficie del riflesso dalla sua essenza. Castor è un patetico, deprimente, specchio antico che tutti odiano, ma, al contempo, ne abusano largamente. Eppure, anche gli specchi più resistenti non riescono a resistere a quella certa vibrazione, o all'impatto con il gomito appartenente ad un maldestro qualcuno.-
[...] -Ed è così che ogni singolo brusco evento contribuisce alla sua lenta decadenza. Una lenta decadenza che si deve interrompere quando la casa di maldestri si svuota, perché troppo arcaica e fragile per continuare ad ospitarli. Con il tempo, la cornice si disgrega, il chiodo perde le forze e s'inclina, lo specchio riflette il terreno e il terreno gli mostra nient'altro che un tappeto di polvere.-