![Click to change the View [CHARACTER SHEET] Soulnier (Italian)](http://d.furaffinity.net/art/baryonyetzsche/1527515357/1527515357.baryonyetzsche_soulnier.png)
[ITALIAN VERSION]
[ATTENZIONE: SPOILERS]
Scheda: Soulnier
Nome completo: Gekko Samaharc
Età: 125
Specie: Ibrido (pavone – caimano)
Statura: Alta
Corporatura: Molto magra
Nazionalità: Gomonica
Poteri: Fiamma Krumori, ha il potere di assorbire le anime altrui assieme ai loro poteri per poter rimanere giovane per sempre.
Carattere: dipende dalla sua personalità attuale, agli eventi di End of History è molto instabile e allo stesso tempo manipolatore, mostrando parimenti freddezza omicida quanto affetto amoroso, impossibile stabilire quali siano di facciata o meno.
Gli piace: il chaos, il massacro, Umbersun, il terrorismo, ???
Detesta: se stesso, l'ordine stabilito, la NCM, il mondo intero, ???
Bio:
Gekko Samahar nasce nel 11886 nella città di Mongeta, capitale dello stato di Gomoe, periodo nel quale il conflitto mondiale vedeva contrapporsi il fronte della FESL (Federazione Etica degli Stati Liberi) con quello della CFU (Confederazione Fariatrica Unita) i quali si spingevano reciprocamente sui piccoli stati cuscinetto della penisola Mofea.
Figlio di caimani agricoltori è l'unico a mostrare il gene recessivo di pavone, crescendo più esile e slanciato rispetto ai tre fratelli, con l'ulteriore caratteristica di essere albino nel piumaggio.
Nel contesto bellico dell'epoca lo stato di Gomoe era affiliato alla CFU, la quale usava come propaganda l'antico culto dei Mapetti (che tradotto significa “Saggi Zii”) per tenere in pugno l'ordinamento statale attraverso una casta religiosa militarista legittima da una retorica di conservativismo e necessità, fortemente retrograda.
Gekko passa una infanzia difficile, visto persino dalla sua famiglia come troppo debole ed effemminato, mentre a scuola è perenne vittima di bullismo dal quale non riesce a difendersi. L'unica amicizia che riesce a stabilire è con il cmpagno Efiodo, una tigre proveniente da una famiglia dello stato Brizantia la quale collaborò come spie per i Mapetti, garantendogli alla loro morte protezione e sussistenza per Efiodo, ma non proteggendolo dal bullismo che anch'esso subisce in quanto immigrato di uno stato nemico. Quando i suoi fratelli in giovane età vengono arruolati per servire la CFU lui viene rifiutato a causa della sua fragile salute e per questo il padre decide di fargli lasciare gli studi per lavorare nei campi al posto dei fratelli, impedendogli di fatto di continuare a frequentarsi con Efiodo con il quale aveva stabilito una relazione profonda, non più di semplice amicizia. Con l'escalation bellica affamata di nuovi soldati ora anche ragazzini inabili al combattimento cominciano ad essere arruolati, cosa che spinge Gekko a fuggire dalla sua famiglia per andare a rifugiarsi di nascosto assieme ad Efiodo (il quale non poteva essere arruolato visto il servizio svolto dalla sua famiglia).
Gekko ha 16 anni quando comincia a convivere con Efiodo.
Purtroppo Efiodo, fragile anche lui ed in una posizione difficile per un ragazzino di quell'età, mostra presto segni di instabilità, sviluppando una dipendenza dall'alcol che lo rende violento e crudele, riversando le violenze che subisce dal mondo esterno su Gekko, il quale nascosto in casa sviluppa paura, ansia e quindi dipendenza dal compagno che lo percuote ferocemente quasi ogni giorno.
Gekko subisce, amando nonostante tutto Efiodo e provando pietà per ciò che lui passa, sentendosi un vigliacco a non poter uscire di casa per essergli vicino ogni volta che affronta il mondo, ma i continui e crescenti maltrattamenti portano il suo animo al voler morire, facendogli prendere la decisione di andarsene per sempre da quella casa.
Fugge di nascosto, incamminandosi senza averi e senza una meta in direzione retta, attraversando città e montagne in attesa che la morte lo porti via dalle sue ferite del corpo e del cuore, superando i confini di Gomoe e facendolo perdere nei boschi dello stato di Armada dove perde i sensi.
Invece di morire lì Gekko viene tratto in salvo da Rayala, una lama sacerdotessa Emyon, la quale si prende cura di lui, medicandolo e nutrendolo nel di lei templio e abitazione, isolata nei boschi.
Conoscendosi Gekko scopre che Rayala era figlia di una strega che si credeva avesse il potere di evocare demoni all'interno di oggetti inanimati con i quali perseguitava i villaggi e che per questo venne giustiziata, tuttavia quando Rayala, allora bambina, fu scoperta da un sacerdote di passaggio, egli notò che dalla madre essa aveva ereditato il potere di poter ridare vita alle piante e riportare alla fertilità le terre avvelenate. Il sacerdote allora decise di risparmiarla e la portò in un monastero dove venne iniziata come sacerdotessa Emyon per poi essere rinchiusa in un bosco probito, devastato secoli prima dalla piaga del Fuoco Azzurro (debellata dall'Imperatore Ettore) e che attorno al quale furono eretti grandi statue monolitiche alte circa 5 metri come monito e divieto per chiunque di accedervi e per lei di uscirvi. Negli anni Rayala aveva riportato in vita il bosco, custode e prigioniera di esso, portando fertilità alle zone circostanti (anche le altre sacerdotesse Eymon hanno come missione il prendersi cura della flora, ma i loro poteri non erano paragonabili a quelli di Rayala).
Gekko si ferma nel bosco di Rayala a vivere con lei, imparando a prendersi cura del bosco e ascoltando i suoi racconti sul culto delle Emyon. Rayala vede in lui un Olsanca mancato, ovvero un tipo di sacerdoti i quali sono destinati a portare il bene nel mondo in quanto pieni di esperienze dolorose che sono in grado di trasformare le sofferenze in bene per i popoli, risvegliando in loro la verità unica dell'amore e Gekko vede lei un angelo che ha lenito il suo spirito ferito dandogli la speranza di un posto dove vivere felice. I due finiscono con l'amarsi, vivendo anni in quel giardino proibito e sereno, lontano dalla guerra che sta divampando nel resto del mondo.
Un giorno di primavera gli istinti naturali portano i due a desiderarsi e ad unirsi carnalmente, ma l'amplesso ha termine con i poteri celati di Gekko che si risvegliano portandolo involontariamente ad assoribire dalle mani l'anima e i poteri di Rayala, rubandola così dell'energia vitale e della sanità mentale.
Disperato dai sensi di colpa e determinato a trovare una cura per Rayala, Gekko decide di partire via in un viaggio di ricerca: insegna ad una Rayala priva di memoria come sopravvivere nei suoi stessi boschi e se ne va, lasciando il confine di Armada. Informandosi scopre che quel potere che lui possiede è legato in qualche modo alla Fiamma Krumori, ovvero al potere della necromanzia, di cui i grandi maestri si trovano nello stato semidesertico del Dairo, a oriente del confine.
Durante il viaggio, nonostante abbia con Rayala affinato le sue tecniche di sopravvivenza, viene intercettato da delle milizie locali che lo scambiano per un sabotatore magico di uno stato avversario e per questo lo attaccano, ferendolo a morte.
Gekko credendosi morto risveglia nuovamente i suoi poteri e con spietatezza si rialza e risucchia dalle mani le anime e l'energia vitale degli aggressori, prosciugandoli fino alla morte e rigenerando i tessuti distrutti del suo corpo. Si rende conto così di essere un vampiro e che i suoi poteri non lo lasceranno morire per nessun motivo.
Arrivato nel Dairo riesce ad infiltrarsi nelle terre proibite del Tallok, alle pendici del monte Sedna ove vengono accumulati cadaveri provenienti da tutti i campi di battaglia, dalle giungle dove la grande fauna muore e ivi vengono lavorati per pulirne le ossa. Entra in contatto con i necromanti dell'Ordine della Cinta i quali riconoscono in lui un portatore della fiamma Krumori e per la quale lo prendono sotto di loro con la promessa di aiutarlo a trovare una cura per Rayala.
L'Ordine della Cinta, guidata da tempi immemori dal capo necromante Sominù, vive indistrubata nel Dairo e protetta, per quanto in modo non dichiarato, da quest'ultimo: essa fornisce necromanti come preziosi mercenari da usare nei conflitti, tutti abbastanza preziosi e capaci da richiedere un minimo tributo umano al fronte del numero di adepti.
Essendo il potere di Gekko anomalo egli viene iscritto ad una delle scuole di medicina più prestigiose al mondo ove potrà imparare ad usare meglio i suoi poteri anche attraverso l'aiuto di un magister, Tortor, che lo seguirà nel suo processo di crescita e studi, tentando allo stesso tempo di capire meglio i suoi poteri. In cambio gli viene chiesto di agire come esecutore in incognito, eliminando quegli altri membri dell'Ordine presenti nell'istituto che intendono disertare o tradire.
E' il 11914 DD e Gekko ha 24 anni quando il conflitto mondiale entra nel suo ultimo, tragico anno.
All'Ordine viene imposto il reclutamento di Gekko, in quanto il suo potere è anomalo e dall'alto potenziale strategico, tuttavia lui non vuole prendere parte al conflitto, odiando entrambi i fronti la cui guerra ha portato a lui sofferenza fin da bambino e che ormai si sta trasformando in un semplice genocidio indiscriminato, motivo per cui decide di fuggire, interrompendo gli studi, per tornare da Rayala.
Durante il tentativo di fuga viene intercettato dal suo magister Tortor, il quale non può permettere che Gekko tradisca l'Ordine e per questo deve ucciderlo, se non può fermarlo. Dallo scontro Gekko esce vincitore, dovendo però succhiare l'anima di Tortor uccidendolo. Fugge consapevole che l'intero Ordine della Cinta sarà alle sue calcagna ma, stranamente non trova nessuno al suo inseguimento.
Lungo il viaggio di ritorno attraverso gli annunci televisivi e voci viene a scoprire che la guerra ha raggiunto il suo apice con un mostruoso conflitto nucleare il quale ha sterminato milioni di persone sul continete di Crea, le cui anime si sono raggrumate nell'atmosfera, generando un Mega-Cumulugeist (una massa nuvolosa semisenziente composta da anime defunte in grado di strappare l'anima ai viventi per alimentarsi ulteriormente), il più grande della storia, talmente grande da poter spazzare via la vita dal pianeta. Gekko con rinnovata disperazione corre molto più spedito verso Armada, con l'intenzione di passare gli ultimi momenti di vita vicino alla sua amata Rayala, prima che il Mega-Cumulugeist arrivi sopra loro.
Correndo senza sosta per giorni cade privo di forze dalla stanchezza e in quel dormiveglia gli compare in sogno la figura di una pettirosso, la quale lo sprona a non perdere la speranza nella vita, di continuare a credere in un futuro di pace, poiché quel futuro ha la sua forza nel cuore di tutti, basta solo desiderare di trovarlo.
Il giorno dopo Gekko si risveglia mentre le telecamere di tutto il mondo sono puntate tutte sull'Oceano Diretto, dove Kellya dei Rappresentanti, la stessa pettirosso che era comparsa in sogno a lui come a tutte le persone del mondo il giorno prima e considerata una terrorista da tutte le fazioni protagoniste del conflitto, si getta nel Mega-Cumulugeist non facendosi strappare l'anima ma anzi diventandone lei l'anima, fondendosi con lo stesso e facendolo dissolvere nell'atmosfera, salvando così il mondo.
Questo gesto segna così la fine della guerra mondiale, con gli stati troppo provati dalle perdite e accomunati dal rischio scampato per miracolo e sacrificio di una persona per voler riprendere le belligeranze.
Gekko rimane molto impressionato da questa persona la quale diventa per lui come per molti altri ispirazione, facendo credere che il mondo stia per affacciarsi ad una seconda Nuova Epoca Eroica basata però questa volta sulla ricostruzione.
Tornato da Rayala passa il resto del suo tempo con lei per prendersene cura, con il bosco ormai caduto in un perenne autunno senza il potere di lei a tenerlo in vita.
Dopo un paio di anni assieme Gekko riparte per il Dairo, ora che la guerra è finita, per provare a fare ammenda con l'Ordine della Cinta e chiedere loro nuovamente aiuto a guarire Rayala la quale mostra segni di crescente invecchiamento precoci, ma tornato nel Tallok scopre che ormai la setta non esiste più, estinta dalle crescenti richieste di uomini al fronte, nonostante le promesse del Dairo di proteggerli: solo vuoti atri rimangono del loro covo, polverosi ossari ormai completamente svuotati.
Proseguendo le ricerce si reca alla sua vecchia scuola, ove non trova traccia alcuna dell'Ordine o di qualcuno che ne avesse avuto a che fare ma scoprendo di avere depositata a suo nome una prestigiosa borsa di studio a vita che gli permetterà di completare qualsiasi studio voglia.
Gekko si stabilisce nella scuola per completare i suoi studi di medicina e di magia nella speranza di trovare autonomamente una cura e scoprire la natura dei suoi poteri, utilizzando ogni momento libero per tornare da Rayala e assisterla nel suo templio, con il suo decadimento sempre più visibile.
Il terzo anno al suo ritorno nel loro bosco Rayala è morta, così come il bosco dove aveva vissuto per tutta la vita, Gekko all'età di 28 anni seppellisce il vecchio corpo della sua amata fuori dal cerchio proibito dei monoliti, finalmente libera di poter uscire dalla sua prigione.
Rimane un anno in completa solitudine senza uscire dal bosco morto a fare compagnia alla tomba di Rayala vivendo nel ricordo dei loro primi anni assieme; durante questo periodo matura l'idea di dover realizzare la predizione che lei gli fece, di assumere il ruolo di Olsanca e tornare al mondo civile per sistemare ciò che si era lasciato alle spalle, per trasformare le sofferenze che aveva visto e subito in giustizia.
Essendo lo stato di Gomoe (similmente a molti altri stati) ancora afflitta da tumulti interni, era rimasta ostile alla neo formata NCM (Nuova Commissione Mondiale) la quale si stava occupando in quegli anni di spegnere ogni ribellione alla globalizzazione pacifica.
Gekko si arruola a 30 anni nei corpi della NCM per poter così liberare la sua patria dalla vecchia dittatura Mapetti, la quale si era coalizzata con gli stati precedentemente nemici di Taurini e del Kutennote: egli avanza in prima linea sul fronte, senza paura di poter morire, con lo scopo di riuscire a ritrovare l'amico e amore d'infanzia Efiodo e di usare la sua esperienza e maturità per aiutarlo così come Rayala aveva aiutato lui.
Egli cerca Efiodo in ogni campo, in ogni ospedale e cimitero, in ogni archivio e seguendone le tracce riesce a ricostruire solo parte di ciò che successe dopo la sua fuga successivamente alla quale Efiodo venne arrestato diverse volte per piccoli crimini per poi essere coattamente arruolato, ricoprendo in più occasioni di vergogna sé stesso e il suo battaglione (data la sua famiglia non poteva essere arruolato come soldato semplice) fino a che un giorno semplicemente scomparve, visto l'ultima volta in un bar di Mezini totalmente ubriaco e sciatto, per poi essere ricercato come disertore e infine dato per disperso.
Niente si saprà più sul suo conto.
Questa scoperta distrugge una seconda volta Gekko, lasciandogli un secondo enorme vuoto nel cuore.
Gomoe, ormai sfinita e distrutta, alla fine abdica contro la NCM, la quale applica gravi sanzioni in tutto il mondo civilizzato e a tutti gli stati che nel decennio precedente presero parte alla guerra mondiale.
Gekko torna alla sua casa d'origine, scoprendo che nessuno della sua famiglia era sopravvissuto alla guerra, tranne uno dei suoi fratelli maggiori, un bullo crudele e stupido il quale è rimasto anche da adulto una persona vile e prepotente, ma che non si ricorda di lui né di aver mai avuto un fratello con quel nome: è come se Gekko Samaharc non fosse mai esistito.
Privo ormai di qualsiasi legame con il mondo l'albino inizia, da reduce di guerra, un viaggio per il mondo, acquistando una barca e avvicinandosi così a tante culture distanti, accumulando esperienze di qualsiasi tipo senza mai trovare una dimora fissa all'infuori del vecchio bosco di Rayala, ove si passa una volta all'anno per salutarla.
Non indifferente alle sofferenze della povera gente Gekko rimane sempre fedele alle parole di Rayala ed interviene ovunque veda ingiustizie, in difesa dei più deboli e forte dei suoi poteri, indossando quella che un tempo era la sua divisa come membro dell'Ordine della Cinta ma arricchendola di elementi decorativi degli Olsanca.
Attraversato l'Oceano Diretto egli continua la sua opera su Crea: vede con i suoi occhi le spiagge desolate del golfo ove vi fu il più terribile attacco nucleare, ora ridotto ad un desertico cimitero di navi da guerra radioattive; vede l'operosa ricostruzione che sta affrontando la Federazione Maneico-Brizatica ora nuovamente unita, ma lui si spinge oltre, recandosi nei piccoli villaggi non ancora raggiunti in modo capillare dalla NCM e rimasti in balia di chi, dal conflitto mondiale, era riuscito ad accumulare abbastanza artefatti magici (gli Artaghi) da poter schiavizzare le piccole realtà nel tentativo di formare nuovi regni autoctoni.
In quel periodo Gekko agisce inconsapevolmente spianando la strada alla NCM e divenendo famoso tra i popoli oppressi con il soprannome di Araldo dell'Ala Lucente, termine in uso secoli prima. Gekko agisce seguendo il suo senso di giustizia, agendo al di fuori della legge locale se necessario e adorato dalla plebe, che lo vede come un missionario immortale ai colpi nemici.
Durante un suo viaggio viene contattato da Zedù, un bufalo dai lunghi dread, il quale gli rivela di possedere i suoi stessi poteri e che loro due non sono gli unici.
Si chiamano Soulbusters, sono persone dotate della Fiamma Krumori che l'hanno sviluppata in modo anomalo, permettendo di succhiare anime e poteri per poterli usare a loro volta e per il mondo ce ne sono diversi fin dall'inizio della Nuova Epoca Eroica, per quanto abbiano sempre vissuto nascosti per evitare la persecuzione come vampiri. Zedù spiega a Gekko che è riuscito a rintracciarlo grazie ad un contatore Aura (invenzione fatta ben prima dell'inizio della guerra mondiale, uno strumento in grado di riconoscere i portatori di fiamme esotiche come la Krumori) portatile e modificato per poter riconoscere l'impronta dei soulbusters e che questi si stanno raggruppando in tutto il mondo per competere in quella che sembra una gigantesca caccia al tesoro: si crede che millenni fa durante la colonizzazione del mondo da parte dei popoli antichi, i quali conoscevano e dominavano la magia meglio di chiunque altro, diverse colonie sulle quali furono costruiti i regni successivi vennero incantate e legate ad un oggetto magico detto il Mastedeon in grado di consentire a chi lo possegga di essere riconosciuto come legittimo sovrano di quelle terre da tutto il mondo.
Dopo la rinascita e riscoperta della magia nel mondo (e quindi l'inizio della Nuova Epoca Eroica) tale oggetto smise di essere semplice mito e divenne motivo di interesse per molti cacciatori di artaghi, i quali riuscirono ad individuare quali regioni potessero essere sotto l'effetto dell'incantesimo ma che non riuscirono mai a trovare il leggendario artefatto.
A quanto pare questo questo è sempre stato tenuto nascosto da alcuni soulbuster e solo ora si è deciso di metterlo in palio per coloro che ne saranno degni.
Ad alcuni soulbusters è stato fatto dono di degli indizi che possono condurre al tesoro, tuttavia la maggior parte di questi non intende collaborare e per questo si stanno raggruppando diversi in diversi gruppi in competizione e lotta tra di loro per poter rubare le parti mancanti del puzzle che conducono al Mastedeon: Zedù è uno di questi e se non avesse scoperto l'ignarità di Gekko a riguardo l'avrebbe attaccato, gli spiega, ma il caso vuole che ora lui gli offra di unirsi al suo gruppo per tentare di cacciare il tesoro o per difendersi dagli altri gruppi di soulbuster i quali sicuramente non gradiscono possibili concorrenti a piede libero.
Gekko prima di accettare chiede a Zedù quali sono le sue intenzioni nel caso riuscisse a conquistare il Mastedeon ed egli gli risponde che la sua intenzione è quella di dividere il controllo delle varie zone con i membri del gruppo e di dare una patria sicura a tutti i portatori di fiamme esotiche come loro: in quegli anni infatti, dopo le tragedie della guerra, la NCM nel 11.920 DD aveva varato un nuovo programma detto Controllo delle Fiamme Esotiche il quale aveva come scopo la riduzione del rischio di persone dotate di poteri così distruttivi (sopratutto i portatori della Fiamma Mambara, intossicati di radiazioni fin dalla nascita ed in grado di dare origine ad una esplosione nucleare suicidandosi) e il programma consisteva nell'aborto indotto di tutti i feti che presentavano segni di fiamme esotiche esposti ai contatori Aura e al censimento di tutti i portatori già nati i quali venivano obbligati al sonno criogenico in attesa della scoperta di una cura; per quanto alcuni stati si opponessero, la radicalizzazione della NCM e la paura di ulteriori genocidi portò l'opinione pubblica a considerare il sacrificio di pochi accettabile per la sicurezza del mondo.
Se il potere del Mastedeon fosse reale questo impedirebbe qualsiasi attacco o ritorsione nei confronti di quegli stati che ospiterebbero i portatori di fiamme esotiche come profughi.
Gekko quindi accetta di unirsi al gruppo di Zedù, con il quale riesce a fare man mano amicizia. L'indizio in possesso di Zedù è un luogo, l'isola di Ysade nell'Arcipelago Bianco, una terra di confine a nord di Crea, un tempo patria dei primi conquistatori orsini che diedero nascita alla civiltà Zena sul continente, ora sotto il controllo della famiglia ducale di Stijibella, la quale fa da supporto istituzionale al senato repubblicano di recente formazione.
Recatisi lì vengono presto attaccati da altri soulbuster e scoprono che il ducato è sotto lo scacco di questi, i quali si sono riuniti in un grande gruppo chiamato Gauntlerstad così potente da poter ricattare facilmente la famiglia Stijibella. Zedù e Gekko (al quale viene affibiato il soprannome di Soulnier, vista la velocità e facilità con la quale assorbe e annichilisce i poteri altrui) riescono a sconfiggere la congiura e a liberare la duchessa bambina Armea, tenuta in ostaggio, grazie anche all'aiuto di un ragazzino straccione, una volpe bianca di nome Karato la quale sembra essere un soulbuster, per quanto totalmente inesperto. Egli è sempre vissuto come orfano, tentando di vivere della pietà altrui e di qualche piccolo furto, ma ora che la situazione si è fatta pericolosa Soulnier gli offre di unirsi a loro e di aiutarlo ad allenare i suoi poteri.
La liberazione di Ysade non passa inosservata agli occhi del ducato, al quale Zedù chiede di tenere segreta la cosa per evitare di mettere in allarme il Gauntlerstad, e che gratitudine lì investe del titolo di cavalieri, facendo loro dono di alcuni Artaghi conservati nel museo ducale tra cui la spada Talleode, preziosa arma da taglio appartenuta al monaco Nafarre delle Lame Nobili circa un secolo addietro. Talleode era una spada in grado di aumentare la sua capacità di taglio in base alla condotta morale del suo portatore (si tratta di un oggetto rarissimo e speciale, in quanto possiede una sua coscienza e capacità di valutazione etica, per quanto non sia animata) e Nafarre impiegò una vita per poterla pulire da qualsiasi macchia di ingiustizia; in mano a Soulnier sembra non subire alcuna variazione, a prescindere del tipo di azioni che compia.
Zedù con Gekko, Karato ed il resto del gruppo inseguono i membri del Gauntlerstad attraverso i vari paesi ove i suoi agenti avevano messo radici, usando i ricordi degli uni per trovare gli altri: questo parzialmente risanerà la situazione politica dello stato Manea il quale era ancora in riunione con lo stato di Brizantia e quindi fragili e privi di qualsiasi armamento magico anche per la sola difesa (come imposto dalla NCM).
La loro avventura li porta verso l'est di Crea, dove dopo diverse vicissitudini riescono a sconfiggere i capi della Gauntlerstar e entrare in possesso dei loro indizi.
Quello che scoprono è che coloro che attualmente sono in possesso del Mastedeon stanno chiamando a raccolta tutti i gruppi di soulbuster per decidere chi di loro sarà degno di ricevere il potere, ed il luogo del raduno è paradossalmente nascosto sulla stessa isola di Ysade.
Il luogo raggiunto in mezzo ai ghiacci è un imponente e labirintico palazzo sotterraneo, un labirinto dalle fattezze quasi aliene dove si son radunati i gruppi di soulbuster che come loro sono sopravvissuti e che hanno completato il puzzle.
Ad accoglierli vi sono due figure mascherate, coloro che hanno protetto fino a quel giorno il Mastedeon il quale è stato nascosto al centro del labirinto e ora tocca ai gruppi di soulbusters rimasti a trovarlo per decidere chi sarà il vincitore e quindi il degno possessore.
Il gruppo di Zedù si muove attraverso il dedalo, tuttavia qualcosa non torna: nei ricordi strappati ad un nemico del Gauntlerstad i guardiani del Mastedeon dovevano essere tre invece che due. La loro corsa li porta ad affrontare gli altri gruppi di avversari ma viene interrotta quando si scontrano con una vecchia conoscente di Zedù il quale rivela al gruppo che egli tradì il suo gruppo tempo addietro e che egli non intende dividere il potere.
Di fronte alla richiesta dei compagni di farsi assorbire un piccolo frammento di memoria per poter vedere se le accuse sono fondate Zedù si rifiuta facendo cadere la sua maschera, ma non volendo combattere contro i suoi compagni di avventura sceglie di scappare da loro, cercando di raggiungere da solo il tesoro.
La caccia al tesoro ha fine quando dalle dalle pareti del labirinto cominciano ad uscire orde di scheletri e non morti che attaccano tutti indistintamente, compiendo un massacro dei soulbusters inabili di risucchiare l'anima dei non morti e le cui anime invece convergono come ruscelli attraverso il labirinto, come aspirate da qualcosa.
Soulnier si trova di fronte i due misteriosi organizzatori del torneo, i quali rivelano la loro identità: loro sono i più antichi soulbuster della storia, vissuti 10.000 anni fa, i quali erano in tre e si erano ibernati per poter sopravvivere durante l'epoca in cui la magia delle Fiamme era scomparsa dal pianeta, tuttavia al loro risveglio avevano scoperto che il loro bisogno di anime per mantenersi in vita era aumentato drasticamente e che ora necessitavano di anime di altri soulbusters per nutrirsi. Per questo il torneo era stato creato, una gigantesca trappola dove non esiste nessun Mastedeon ma solamente un Artaghi in grado di aspirare le anime, fornito loro dal terzo compagno subito prima di scomparire, probabilmente per sempre.
Uno dei due è il condor Ekretil, membro capo dell'Alcova di Berja, una elite occulta di avian che da più di 500 anni manipola la storia del mondo, l'altro è Sominù, il maestro dell'Ordine della Cinta che Soulnier credeva morto e che infatti, costretto al partecipare in prima linea alla guerra mondiale, perse buona parte del corpo dovendosi così mantenere in vita come non morto.
Per questo motivo Sominù ha un interesse particolare per Soulnier di cui vuole il corpo, motivo per cui al loro primo incontro finse di non conoscere i suoi poteri e come ridare l'anima rubata a Rayala, mentre ad Ekretil bastano le anime degli altri soulbusters.
Nonostante lo svantaggio numerico, la battaglia finisce a favore delle prede, in quanto Soulnier riesce ad usare per la prima volta la fiamma Neurega lasciatale da Rayala quel tanto che basta per, invece che creare la vita, annichilire i soldati non morti dai cui corpi sbocciano centinaia di fiori e distruggere del tutto il corpo di Sominù.
Ekretil nel frattempo fugge portando con sé l'Artaghi, diretto per via aerea al palazzo ducale degli Stijibella e portando con sé un plotone di soldati della sua guardia personale.
Gekko si riunisce agli altri pochi sopravvissuti dei vari gruppi: sia Karato che Zedù sono riusciti a sopravvivere e questi decidono, assieme a tutti gli altri, di seguire Ekretil per sconfiggerlo definitivamente.
Uniti sotto un unico scopo i soulbuster rimasti raggiungono il palazzo degli Stijibella tenuto sottoscacco dalle forze militari di Ekretil: rubando i ricordi da alcuni di questi sembra che Ekretil non possa ancora assorbire le anime raccolte nell'Artaghi e che per aprirlo serva una specie di chiave la quale è presente nel sangue di alcuni membri della famiglia Stijibella per qualche misterioso motivo.
All'interno del palazzo il neo gruppo è costretto a dividersi per coprire più strada possibile e Karato in uno scontro a fuoco rimane diviso da tutti gli altri, perdendosi.
Soulnier e Zedù incontrano con grande sorpresa Sominù redivivo, di cui ormai è rimasto solamente il teschio del suo corpo originale: una orribile massa fluttuante di fiamma Krumori determinata a prendersi il corpo di Gekko prima che Ekretil porti la duchessa Armea, chiave per aprire l'Artaghi, al manufatto magico così da dare inizio al pasto d'anime.
Soulnier rimane a combattere una seconda volta il suo maestro, lasciando a Zedù il compoto di inseguire e fermare Ekretil lasciandogli in prestito la spada Talleode.
Nel frattempo Karato, girovagando da solo nel palazzo ducale alla ricerca dei compagni, incappa nell'Artaghi raccoglitore d'anime e, di fronte a lui, questo si apre autonomamente, invitandolo a farsi toccare.
Zedù riesce a raggiungere il condor soulbusters il quale ha preso in ostaggio Armea: questi lo schernisce, a lui e agli altri soulbuster per l'ingenuità; esiste un solo modo di controllare gli eventi del mondo e questo è il complotto, di cui loro sono sempre stati gli artefici fin dall'antichità, questo è il vero Mastedeon, il vero potere.
Tuttavia Ekretil non si rende conto che Zedù ha con sé Talleode, la spada con la quale Nafarre assieme all'utharaptor Furja (il figlio illegittimo di Ekretil) quasi lo uccisero un secolo fa e cadendo in una trappola ad opera dello stesso Zedù viene trafitto da questa, perdendo la capacità di combattere e lasciando così andare Armea.
Ekretil fuggendo verso l'ala ovest chiama a raccolta i suoi uomini, ma nessuno sembra rispondere, così come anche Zedù non riceve risposta radio dagli altri soulbuster dislocati in quella zona.
Armea, la quale si era nascosta per fuggire agli inseguitori, incappa finalmente in Karato, riconoscendolo come facente parte degli amici di Gekko e Zedù e gli corre incontro. Karato, sorridendo, la trafigge al cuore, mentre l'urlo di lei attraversa il palazzo richiamando l'attenzione di tutti i presenti.
Ekretil, con Talleode ancora infilzata in corpo, si trova fuori dal palazzo in mezzo alla neve quando viene preso.
Alla fine Karato si presenta di fronte a Soulnier e Sominù, interrompendo il loro combattimento. Sominù finalmente lo riconosce: egli è il terzo dei tre antichi soulbuster, colui che fornì loro l'Artaghi e che credevano morto.
Karato in realtà, dopo che si svegliarono dal loro sonno millenario, girò il mondo divenendo uno degli apostoli del Genio del Mondo (un messia generato dalla volontà collettiva dell'umanità) i quali tradendolo ricevettero alla sua uccisione il dono/maledizione del conoscere il futuro (una conoscienza che rende schiavi degli eventi che già si conoscono). Avendo avuto visione del presente, Karato diede origine alla stirpe degli Stijibella, raccolse e modificò un antico manufatto telepatico (i cosìdetti Sachelion) in modo da poterci scaricare dentro la propria memoria e poteri, subito dopo aver organizzato il torneo con Sominù ed Ekretil, l'aver assunto l'aspetto di quando era bambino e aver cancellato la memoria alla dinastia Stijibella del loro fondatore.
Sapeva che Sominù ed Ekretil, vittime della sua stessa fame, avrebbero comunque prima o poi tentato di assorbirsi le anime a vicenda, compresa la sua, per questo sarebbe dovuto sparire e ora che aveva finalmente riacquistato la memoria poteva finalmente completare la sua opera, assorbendo tutti i soulbuster esistenti al mondo.
Sominù, già provato dai molti scontri, viene assorbito con facilità da Karato sotto gli occhi attontiti di Soulnier il quale tenta di far tornare la memoria al giovane amico al quale aveva fatto da maestro, ma questa attuale è la sua vera memoria completa.
Karato, ormai in possesso delle anime di quasi tutti i soulbuster delle varie epoche e quindi di poteri incommensurabili è deciso a sterminare il casato da lui generato e di succhiare via Soulnier e gli ultimi rimasti così da rimanere il solo ed eterno, placando definitivamente la sua fame: egli spiega a Gekko che fu lui a privare la sua famiglia del ricordo di lui, affinché il destino lo portasse a sconfiggere Sominù e a maturare i suoi poteri, per questo una volta tornato a Gomoe non lo aveva riconosciuto.
I pochi soulbuster si uniscono assieme nel tentativo di fermare Patriarca Karato, ma niente sembra in grado di poterlo fermare. Zedù, il quale aveva assorbito l'anima di Armea, donata da lei in punto di morte dopo l'incontro con il patriarca, vuole usare il potere del sangue Stijibella per risigillare il Sachelion che fa da nucleo a Karato, ma il suo potere non è sufficente per raggiungerlo, per questo rimane una sola possibilità per sconfiggere Karato ovvero la inovulazione d'anima.
Questa consiste nella concessione volontaria della propria anima ad un'altra persona il quale permette una fusione dei poteri e volontà molto più forse del semplice furto d'anime usato dai soulbuster, anche se questo significa la morte del proprietario.
Zedù e i rimasti del suo vecchio gruppo fondono le loro anime nel corpo di Zedù per dargli l'occasione di colpire il nucleo di Karato, chiedendo scusa a Gekko per tutti gli inganni, ma neanche questo sembra bastare di fronte al potere del Patriarca.
Zedù, ormai morente, chiede a Gekko di farsi assorbire da lui assieme a tutti i soulbuster rimasti, ma Gekko è riluttante non volendoli sacrificare, non volendo ripetere la tragedia di rubare l'anima a qualcuno di caro. Zedù gli rivela che se l'anima di Rayala vive in lui probabilmente non è stato per un incidente, probabilmente lei gli ha voluto fare quel dono, un dono d'amore, così come loro da adesso vivranno con lui.
Zedù e gli ultimi soulbuster rimasti sacrificano le loro vite e uniscono le loro anime nel corpo di Gekko, le cui piume si colorano di tutti i diversi colori e che, grazie al potere della Fiamma Neurega, esse vivono e manifestano i loro poteri dentro di lui.
Il potere di Soulnier è ora tale che neanche Karato con le sue centinaia di anime schiave, riesce a tener testa, permettendogli così di raggiungere il Sachelion nel suo nucleo ed invertirne la polarità: l'anima di Karato viene risucchiata dal Sachelion, il quale essendo stato assorbito dal suo corpo comincia un loop infinito di implosione: le ultime parole di Karato prima di perdere la ragione sono di ragguaglio nei confronti di Gekko, dicendogli prima o poi diverrà lui, che la fame lo divorerà, che lo ha visto nel futuro.
Alla fine dello scontro, Soulnier è l'unico rimasto.
Pochissimi dell'intera famiglia ducale sono rimasti alla furia di Karato, ma grazie alla sopravvivenza dei nonni di Armea il ducato può ancora continuare a vivere, almeno fino a quando non sarà sostituito dall'emergente repubblica.
I due duchi di Ysade, infinitamente grati a Soulnier e al suo gruppo di amici, lo prendono sotto di loro come loro cavaliere e guardia del corpo, dandogli il potere di rappresentare il volere del ducato ovunque esso si trovi.
Dentro Soulnier continuano a vivere i pensieri e le volontà di tutti i suoi compagni, nonostante sia tornato al suo aspetto naturale, tuttavia man mano che trascorre il tempo la loro presenza si fa sempre più flebile, come se venissero lentamente digeriti e scompaiano, facendo tornare Gekko alla sua coscienza originale e facendolo sentire nuovamente solo.
Purtroppo il ducato nonostante la gratitudine verso Gekko non può comunque fare nulla per aiutare gli altri portatori di fiamme esotiche nel mondo, se non opporsi formalmente alla decisione della NCM di imporre il programma di soppressione dei portatori: il massimo che riesce a fare è dare protezione a Gekko stesso, finché rimane nel loro territorio.
Gekko trascorre anni sereni con gli anziani duchi, proteggendoli e accompagnandoli nella loro vecchiaia.
E' l'anno 11933 e Gekko ha ormai 47 quando i due anziani duchi muoiono di vecchiaia, lasciando così spazio alla nuova fazione di stampo repubblicano la quale non ha più interesse all'opporsi alle politiche anti-esotiche dell'NCM. Ormai non più legato a quel posto Gekko abbandona Ysade per sempre, nuovamente solo sia dentro che fuori, cominciando un viaggio per il mondo alla ricerca degli altri soulbuster rimasti utilizzando il contatore Aura lasciatogli da Zedù.
Per quanto cerchi egli non trova segni dei suoi simili fino a che, dopo anni di ricerche infruttuose, realizza di essere rimasto effettivamente l'ultimo soulbuster al mondo.
Nel frattempo il mondo è cambiato: la guerra, le vittime e i sacrifici fatti sono ormai ricordi passati di un mondo ormai fortemente globalizzato; la Nuova Epoca Eroica che si sperava tornasse ha lasciato spazio al cinismo figlio del benessere, all'individualismo; un mondo dove non ci sono più scontri di valori, ma di semplice sopravvivenza personale.
L'Araldo dell'Ala Lucente è stato velocemente dimenticato e i suoi sforzi di combattere contro le ingiustizie non hanno più seguito o influenza, non riesce più ad essere da esempio per le persone in quella civiltà unica la cui iper industrializzazione sta cambiando la faccia del pianeta.
Disgustato e privo di alcuno scopo, Gekko taglia ogni ponte con il mondo, con il quale non vuole più avere nulla a che fare e si ritira definitivamente nel bosco di Rayala per passare il resto del tempo a prendersene cura, come guardiano della sua tomba e della sua memoria, dedicandosi alla trascrizione su carta dei ricordi e memorie di tutti i compagni assorbiti, prima che questi spariscano digeriti dal suo corpo.
E' il 11940 quando Gekko compie 54 anni: il suo corpo non è invecchiato avendo consumato tutte le anime raccolte dagli altri soulbuster. Durante un sogno, nell'attesa e speranza di poter incontrare Rayala viene contattato da un gruppo di sognonauti i quali si presentano come gli eredi dei Kuftal, antichi portatori di fiamme esotiche nomadi che si staccarono millenni fa dalla morente civiltà Motroica in cerca di fortuna e conquiste e per questo maledetti dai popoli del mondo fin dall'antichità.
Visti fin da allora come un popolo malvagio, paragonabili a satanisti, la loro persecuzione è perdurata in diverse culture fin alla modernità, con l'attuale Chiesa di Ahmarì la quale, grazie alla sua influenza sul NCM è riuscita ad imporsi teocraticamente e a perseguitare qualsiasi culto non in linea con le sue linee guida.
I Kuftal vogliono il riscatto e la vendetta contro quell'elite che ha trasformato un culto in uno strumento di potere e fascismo per alimentare il suo potere stesso, che ha trasformato degli insegnamenti nobili in mezzi di ipocrisia e prevaricazione.
Per questo è tornata tra loro Uroma, reicarnazione della dea madre dei Kuftal, dotata di una di una Fiamma Shurudi dall'energia illimitata, per riportare giustizia in un mondo amorale poiché costruito sulle falsità di una chiesa corrotta.
Per fare ciò la Ribellione dei Kuftal intende eseguire un incantesimo su scala globale che permetta a tutti di condividere le stesse sensazioni e consapevolezze, così da far conoscere a tutti la vera storia dei Kuftal, le sofferenze che hanno dovuto sopportare i portatori di fiamme esotiche e legare tutte le persone del mondo da un legame di empatia, ma per realizzare ciò è necessario ri-attivare gli antichi golem dell'era artropoide (i cosìdetti Earthbound) morti da decine di migliaia di anni.
Purtroppo gli Earthbound non essendo esseri viventi non possono essere riportati in vita come non morti dalla Fiamma Krumori: essi per funzionare hanno bisogno di una nuova anima che solo la Fiamma Neurega può generare con un enorme consumo di energie.
Rayala non avrebbe mai potuto con la sua debole fiamma fare nulla di simile ma Uroma con il suo stesso sangue fatto di fiamma Shurudi sì.
I Kuftal chiedono a Gekko il sacrificio definitivo per realizzare ciò che l'Araldo dell'Ala Lucente ha perseguito per decenni, ovvero di ridare al mondo un cuore, costringere le persone a rispettarsi a vicenda riconoscendosi come fratelli, privi di barriere di specie, ideologie o status sociale, ma per fare ciò egli dovrà divenire un'Ala Oscura e dovrà cedere ad Uroma la sua anima assieme ai poteri rimasti in lui di Rayala.
Gekko, ormai alienato e sfiduciato dal mondo contro cui ha combattuto inutilmente, accetta nella speranza di poter cambiare il mondo anche se questo significherà la sua fine.
Gekko incontra per la prima volta Uroma durante il rito di scambio: la ragazza metà avian e metà pipistrello sembra determinata, per quanto il processo significherà per lei perdere ogni memoria del passato e Gekko si chiede cosa possa aver spinto una ragazza così giovane a tale scelta e cosa si stia lasciando alle spalle.
Il rituale ha successo: Uroma assorbe l'anima di Gekko e la fiamma Neurega di Rayala lasciando Gekko totalmente vuoto, il quale cade in un profondo coma senza ritorno, avendo sacrificato ogni cosa all'ideale della sua amata e alle parole di Kellya.
Dieci anni dopo, per quanto la sua anima non esista più, il corpo di Gekko si risveglia autonomamente, spinto dalla fame di anime che come predetto da Karato non l'avrebbe mai abbandonato. Da delle rovine ricoperte di rifiuti egli rinasce al mondo, privo di qualsiasi ricordo che non sia il nome di Soulnier e divorato da una fame di anime che non gli permette di lasciarsi morire. Impossibile per lui entrare mai più nel mondo dei sogni non avendo più una propria anima e quindi destinato ad una morte senza aldilà, egli attraversa il mondo come uno straccione, disperandosi della sua maledetta condizione e augurandosi una morte che non riesce a darsi.
Nel frattempo il mondo non è cambiato: viene a scoprire di un gruppo di stregoni capitanato da Uroma il quale fallì nel tentativo di conquistare il mondo, del cambio della classe eclesiastica della Chiesa di Ahmarì e di un evento di dieci anni prima, conosciuto come Accolade, durante il quale tutte le persone del mondo provarono molto intensamente la sensazione di quello che provavano tutte le altre, durato però una manciata di secondi. Da quel lontano giorno nacquero diverse associazioni umanitarie, la stessa NCM moderò il suo controllo sui popoli e le persecuzioni nei confronti dei portatori di fiamme esotiche, ormai estinti o abortiti nei centri di maternità prima che il feto si sviluppi completamente.
Tuttavia l'allentamento del controllo da parte della NCM portò gli stati, nonostante gli sforzi dei vari blocchi geopolitici di limitarli, a tornare a complottare gli uni contro gli altri: nuove violente dittature nacquero così come corruzione e congiure serpeggiavano fomentate spesso dalle grandi multinazionali.
In quel nuovo mondo Soulnier finisce imprigionato a lavorare come schiavo nelle miniere di Arkenite, partecipa a rivolte e ribellioni seguendo il suo istinto, per poi scoprire sempre che ai vecchi tiranni possono solo succederne di nuovi.
La sua parabola lo porta a scendere dal comunismo ideologico all'anarchia socialista ed infine al semplice gesto dell'anarchia distruttiva, entrando a far parte di diversi gruppi terroristici in paesi colpiti da dittature e guerre nelle quali lui può rifornirsi di anime con cui sfamarsi.
All'incredibile età di 111 anni (nonostante il suo aspetto sia rimasto quello di quando aveva 25 anni) Soulnier si unisce ai centauri motorizzati D/Freemons, in lotta contro la dittatura dello stato di Dorotia dove si ritaglia una figura di spicco per la fredda marzialità con cui uccide e ubbidisce agli ordini, più simile a quella di un soldato professionista che a quella di un teppista ribelle.
Due anni dopo si unisce al gruppo un giovane di nome Tylor Morderavan, che prende il nome di Umbersun, la iena fiammeggante. Il ragazzo è molto tormentato, nonostante celi il suo malessere dietro all'alcol e ad una finta spensieratezza, cosa che porta Umbersun ad affezionarsi a lui e a stringerci una amicizia che si riflette sia sui campi di battaglia che nei momenti di relax, empatizzando la sua paura del poter perdere il controllo dei propri poteri e del poterli rivolgere contro i propri cari per natura.
Nello stesso periodo ai D/Freemons si unisce un altro ragazzo di nome Cody, il quale passa sotto la tutela di Umbersun e Soulnier: Cody è un insicuro ma anche un idealista, per questo Soulnier gli fa dono della spada Talleode, la quale fino ad allora era rimasta con lui immutata (non avendo Soulnier una anima non era possibile per la spada giudicarlo) ma che, in un momento di consapevolezza, ritiene che sia più giusta nelle mani di un giovane per mantenere il suo scopo di strumento di giustizia.
I D/Freemons, accumunati tutti dallo stesso tatuaggio alato loro simbolo, scorrazzano per tutta Dorotia combattendo il governo, spesso ricevendo supporto dalla NCM nella liberazione del paese, fino a quando, nel 12.000 DD, la dittatura di Dorotia crolla e i D/Freemons passano dall'essere considerati alleati all'essere visti come semplici criminali, rifiutandosi di accettare il nuovo governo imposto dalla NCM vedendoli come usurpatori.
I D/Freemons vengono tutti catturati o uccisi dalle forze internazionali, tutti tranne Soulnier che riesce a scappare fuori dal paese, per quanto braccato in tutto il mondo.
Ad intercettarlo però non son le forze di polizia, bensì una setta chiamata l'Occhio Dorato la quale ha seguito le sue gesta fin dalla ribellione nelle miniere d'Arkenite e che l'aiuta a nascondersi, chiedendo in cambio il suo aiuto. Egli intendono realizzare il sogno dei loro antenati, i Signori della Città della Rosa, ovvero poter mutare l'essenza stessa della realtà dal mondo del Dreamscape, per poterla ricostruire secondo i propri desideri.
Per quanto possa sembrare assurda una cosa simile è invece possibile, ma per realizzare questo è fondamentale il recupero di un esemplare di essere vivente, una cavia di laboratorio di nome Teria, imprigionata da tempo immemore in un centro di ricerche vicino alla città di Duxel, nello stato indipendente delle Pantakas.
Il potere ESP di questa Teria, nonostante sia una bambina, è tale che potrebbe essere usata come catalizzatore per un rito così potente da generare un Ghost Field di Livello 4, arrivando quindi ad assorbire la realtà empirica: questa è l'essenza del progetto Good Skyline.
Soulnier accetta di buon grado, vedendo nella fine di questo mondo l'apoteosi del concetto di rivoluzione.
Egli viene inserito come infiltrato nell'agenzia segreta P.T., la quale da anni agisce su committenti privati per destabilizzare la sicurezza statale di Eneida con lo scopo di farle perdere l'indipendenza, su raccomandazione e grazie a questa gli viene presto fornita una squadra da comandare come forza terroristica alla quale da il nome di Gocce Rosse.
Tuttavia da quando è entrato nella P.T. continua a ricevere strani messaggi in codice o indizi anonimi che non riesce ad interpretare o spiegarsi.
Nel frattempo all'interno della P.T. Soulnier fa la conoscenza di Tina una giovane ed elegante geco che agisce in rappresentanza della potente famiglia dei Cortemonian, la cui madre fa parte della P.T.
Parlandole assieme Tina rimane sorpresa nel sapere che anche lui sta ricevendo questi messaggi anonimi, rivelandogli che in realtà questi provengono dall'essere chiamato Xantara, la leggendaria regina dei sogni la quale vive esclusivamente nel Dreamscape e che se lo ha contattato è perché ella vuole da lui qualcosa, così come contattò lei anni fa per chiederle di essere sua vassalla e amica.
Tuttavia Soulnier non può incontrarla o parlarle direttamente poiché essendo privo di anima non può entrare nel Dreamscape: ricostruendo messaggi e indizi egli viene condotto in un vecchio ospedale minore della città di Tatima. Attraversando da solo i corridoi fatiscenti e gli atri semi abbandonati dell'enorme città medica arriva ad una piccola stanza dove incontra per la prima volta Xantara in persona: non una onnipotente dea, non una regale sacerdotessa, ma una giovane ed emaciata cerva collegata ad una macchina che la tiene in vita, nata e cresciuta in un perenne stato di coma.
Vicino al suo lettino è appoggiato uno strumento non dissimile ad un comunicatore radio o ad un telefono cellulare il quale richiama l'attenzione di Soulnier che lo raccoglie e dal quale sente incredibilmente la voce di Xantara.
Ella dice di sapere tutto di lui, di aver sentito a lungo parlare di lui dagli dei che risiedono nel mondo dei sogni e di conoscere il segreto della sua natura di vampiro. Il suo avvento era stato predetto e Xantara ha bisogno di Soulnier come suo personale araldo: l'Occhio Dorato non potrà fare altro che rimescolare un mondo fatto di sofferenze per generare nuovi schiavi e padroni, poiché questa è la natura del mondo dei vivi, mentre lei intende porre fine alla vita stessa, affinché tutte le persone possano raggiungere la pace e la serenità nel mondo dell'oltretomba e del sogno, il Dreamscape. La regina del sogno promette in cambio a Soulnier il donargli un'anima e porre fine alla sua penosa esistenza, permettendogli così di potersi riunire ai suoi ricordi perduti, sparendo con essi lontani dal dolore del presente.
Soulnier, nonostante nella sua vita avesse visto tutto, di fronte alla visione e alle parole di quella patetica creatura dagli arti atrofici, cade per terra in lacrime di gioia, promettendo fedeltà totale e unica a Xantara fino alla fine del mondo.
Come missione per ora egli continuerà ad agire per conto sia della P.T. assieme a Tina sia dell'Occhio Dorato mentre viene messo in contatto con Lerika, modella e cantante di fama internazionale (una mezza fagiano – mezza unicorno) la quale in realtà è una strega al servizio della sua dea e amica fin dall'infanzia Xantara (con la quale si conobbe in sogno durante la sua difficile infanzia come orfana di guerra). Nonostante Lerika non abbia nessuna simpatia per Soulnier e non fidandosi di lui come araldo essa è costretta a collaborare con lui e Tina nella realizzazione del piano di Xantara.
E' il 12.008 e l'essere Soulnier, un tempo conosciuto con il nome di Gekko Samaharc, ha 125 anni quando guida le giovani Gocce Rosse come un padre affettuoso ad un attacco suicida a Duxel con lo scopo di rapire Teria, camuffando il tutto come un attacco terroristico ad opera dell'ex soldato Nova Pride ma ora ricercato internazionale Zack Toki.
Segni Particolari: piumaggio albino, tatuaggio sull'addome con il simbolo dei D/Freemons trasformato negli anni in un simbolo diabolico della dea del male Ardebian, occhi neri, macchie fosforescenti bluastre che dalle mani raggiungono i gomiti simili a stigmate sanguinanti.
Illustrazione realizzata dalla talentuosa
. Grazie per l'aver aspettato fino ad oggi.
[ATTENZIONE: SPOILERS]
Scheda: Soulnier
Nome completo: Gekko Samaharc
Età: 125
Specie: Ibrido (pavone – caimano)
Statura: Alta
Corporatura: Molto magra
Nazionalità: Gomonica
Poteri: Fiamma Krumori, ha il potere di assorbire le anime altrui assieme ai loro poteri per poter rimanere giovane per sempre.
Carattere: dipende dalla sua personalità attuale, agli eventi di End of History è molto instabile e allo stesso tempo manipolatore, mostrando parimenti freddezza omicida quanto affetto amoroso, impossibile stabilire quali siano di facciata o meno.
Gli piace: il chaos, il massacro, Umbersun, il terrorismo, ???
Detesta: se stesso, l'ordine stabilito, la NCM, il mondo intero, ???
Bio:
Gekko Samahar nasce nel 11886 nella città di Mongeta, capitale dello stato di Gomoe, periodo nel quale il conflitto mondiale vedeva contrapporsi il fronte della FESL (Federazione Etica degli Stati Liberi) con quello della CFU (Confederazione Fariatrica Unita) i quali si spingevano reciprocamente sui piccoli stati cuscinetto della penisola Mofea.
Figlio di caimani agricoltori è l'unico a mostrare il gene recessivo di pavone, crescendo più esile e slanciato rispetto ai tre fratelli, con l'ulteriore caratteristica di essere albino nel piumaggio.
Nel contesto bellico dell'epoca lo stato di Gomoe era affiliato alla CFU, la quale usava come propaganda l'antico culto dei Mapetti (che tradotto significa “Saggi Zii”) per tenere in pugno l'ordinamento statale attraverso una casta religiosa militarista legittima da una retorica di conservativismo e necessità, fortemente retrograda.
Gekko passa una infanzia difficile, visto persino dalla sua famiglia come troppo debole ed effemminato, mentre a scuola è perenne vittima di bullismo dal quale non riesce a difendersi. L'unica amicizia che riesce a stabilire è con il cmpagno Efiodo, una tigre proveniente da una famiglia dello stato Brizantia la quale collaborò come spie per i Mapetti, garantendogli alla loro morte protezione e sussistenza per Efiodo, ma non proteggendolo dal bullismo che anch'esso subisce in quanto immigrato di uno stato nemico. Quando i suoi fratelli in giovane età vengono arruolati per servire la CFU lui viene rifiutato a causa della sua fragile salute e per questo il padre decide di fargli lasciare gli studi per lavorare nei campi al posto dei fratelli, impedendogli di fatto di continuare a frequentarsi con Efiodo con il quale aveva stabilito una relazione profonda, non più di semplice amicizia. Con l'escalation bellica affamata di nuovi soldati ora anche ragazzini inabili al combattimento cominciano ad essere arruolati, cosa che spinge Gekko a fuggire dalla sua famiglia per andare a rifugiarsi di nascosto assieme ad Efiodo (il quale non poteva essere arruolato visto il servizio svolto dalla sua famiglia).
Gekko ha 16 anni quando comincia a convivere con Efiodo.
Purtroppo Efiodo, fragile anche lui ed in una posizione difficile per un ragazzino di quell'età, mostra presto segni di instabilità, sviluppando una dipendenza dall'alcol che lo rende violento e crudele, riversando le violenze che subisce dal mondo esterno su Gekko, il quale nascosto in casa sviluppa paura, ansia e quindi dipendenza dal compagno che lo percuote ferocemente quasi ogni giorno.
Gekko subisce, amando nonostante tutto Efiodo e provando pietà per ciò che lui passa, sentendosi un vigliacco a non poter uscire di casa per essergli vicino ogni volta che affronta il mondo, ma i continui e crescenti maltrattamenti portano il suo animo al voler morire, facendogli prendere la decisione di andarsene per sempre da quella casa.
Fugge di nascosto, incamminandosi senza averi e senza una meta in direzione retta, attraversando città e montagne in attesa che la morte lo porti via dalle sue ferite del corpo e del cuore, superando i confini di Gomoe e facendolo perdere nei boschi dello stato di Armada dove perde i sensi.
Invece di morire lì Gekko viene tratto in salvo da Rayala, una lama sacerdotessa Emyon, la quale si prende cura di lui, medicandolo e nutrendolo nel di lei templio e abitazione, isolata nei boschi.
Conoscendosi Gekko scopre che Rayala era figlia di una strega che si credeva avesse il potere di evocare demoni all'interno di oggetti inanimati con i quali perseguitava i villaggi e che per questo venne giustiziata, tuttavia quando Rayala, allora bambina, fu scoperta da un sacerdote di passaggio, egli notò che dalla madre essa aveva ereditato il potere di poter ridare vita alle piante e riportare alla fertilità le terre avvelenate. Il sacerdote allora decise di risparmiarla e la portò in un monastero dove venne iniziata come sacerdotessa Emyon per poi essere rinchiusa in un bosco probito, devastato secoli prima dalla piaga del Fuoco Azzurro (debellata dall'Imperatore Ettore) e che attorno al quale furono eretti grandi statue monolitiche alte circa 5 metri come monito e divieto per chiunque di accedervi e per lei di uscirvi. Negli anni Rayala aveva riportato in vita il bosco, custode e prigioniera di esso, portando fertilità alle zone circostanti (anche le altre sacerdotesse Eymon hanno come missione il prendersi cura della flora, ma i loro poteri non erano paragonabili a quelli di Rayala).
Gekko si ferma nel bosco di Rayala a vivere con lei, imparando a prendersi cura del bosco e ascoltando i suoi racconti sul culto delle Emyon. Rayala vede in lui un Olsanca mancato, ovvero un tipo di sacerdoti i quali sono destinati a portare il bene nel mondo in quanto pieni di esperienze dolorose che sono in grado di trasformare le sofferenze in bene per i popoli, risvegliando in loro la verità unica dell'amore e Gekko vede lei un angelo che ha lenito il suo spirito ferito dandogli la speranza di un posto dove vivere felice. I due finiscono con l'amarsi, vivendo anni in quel giardino proibito e sereno, lontano dalla guerra che sta divampando nel resto del mondo.
Un giorno di primavera gli istinti naturali portano i due a desiderarsi e ad unirsi carnalmente, ma l'amplesso ha termine con i poteri celati di Gekko che si risvegliano portandolo involontariamente ad assoribire dalle mani l'anima e i poteri di Rayala, rubandola così dell'energia vitale e della sanità mentale.
Disperato dai sensi di colpa e determinato a trovare una cura per Rayala, Gekko decide di partire via in un viaggio di ricerca: insegna ad una Rayala priva di memoria come sopravvivere nei suoi stessi boschi e se ne va, lasciando il confine di Armada. Informandosi scopre che quel potere che lui possiede è legato in qualche modo alla Fiamma Krumori, ovvero al potere della necromanzia, di cui i grandi maestri si trovano nello stato semidesertico del Dairo, a oriente del confine.
Durante il viaggio, nonostante abbia con Rayala affinato le sue tecniche di sopravvivenza, viene intercettato da delle milizie locali che lo scambiano per un sabotatore magico di uno stato avversario e per questo lo attaccano, ferendolo a morte.
Gekko credendosi morto risveglia nuovamente i suoi poteri e con spietatezza si rialza e risucchia dalle mani le anime e l'energia vitale degli aggressori, prosciugandoli fino alla morte e rigenerando i tessuti distrutti del suo corpo. Si rende conto così di essere un vampiro e che i suoi poteri non lo lasceranno morire per nessun motivo.
Arrivato nel Dairo riesce ad infiltrarsi nelle terre proibite del Tallok, alle pendici del monte Sedna ove vengono accumulati cadaveri provenienti da tutti i campi di battaglia, dalle giungle dove la grande fauna muore e ivi vengono lavorati per pulirne le ossa. Entra in contatto con i necromanti dell'Ordine della Cinta i quali riconoscono in lui un portatore della fiamma Krumori e per la quale lo prendono sotto di loro con la promessa di aiutarlo a trovare una cura per Rayala.
L'Ordine della Cinta, guidata da tempi immemori dal capo necromante Sominù, vive indistrubata nel Dairo e protetta, per quanto in modo non dichiarato, da quest'ultimo: essa fornisce necromanti come preziosi mercenari da usare nei conflitti, tutti abbastanza preziosi e capaci da richiedere un minimo tributo umano al fronte del numero di adepti.
Essendo il potere di Gekko anomalo egli viene iscritto ad una delle scuole di medicina più prestigiose al mondo ove potrà imparare ad usare meglio i suoi poteri anche attraverso l'aiuto di un magister, Tortor, che lo seguirà nel suo processo di crescita e studi, tentando allo stesso tempo di capire meglio i suoi poteri. In cambio gli viene chiesto di agire come esecutore in incognito, eliminando quegli altri membri dell'Ordine presenti nell'istituto che intendono disertare o tradire.
E' il 11914 DD e Gekko ha 24 anni quando il conflitto mondiale entra nel suo ultimo, tragico anno.
All'Ordine viene imposto il reclutamento di Gekko, in quanto il suo potere è anomalo e dall'alto potenziale strategico, tuttavia lui non vuole prendere parte al conflitto, odiando entrambi i fronti la cui guerra ha portato a lui sofferenza fin da bambino e che ormai si sta trasformando in un semplice genocidio indiscriminato, motivo per cui decide di fuggire, interrompendo gli studi, per tornare da Rayala.
Durante il tentativo di fuga viene intercettato dal suo magister Tortor, il quale non può permettere che Gekko tradisca l'Ordine e per questo deve ucciderlo, se non può fermarlo. Dallo scontro Gekko esce vincitore, dovendo però succhiare l'anima di Tortor uccidendolo. Fugge consapevole che l'intero Ordine della Cinta sarà alle sue calcagna ma, stranamente non trova nessuno al suo inseguimento.
Lungo il viaggio di ritorno attraverso gli annunci televisivi e voci viene a scoprire che la guerra ha raggiunto il suo apice con un mostruoso conflitto nucleare il quale ha sterminato milioni di persone sul continete di Crea, le cui anime si sono raggrumate nell'atmosfera, generando un Mega-Cumulugeist (una massa nuvolosa semisenziente composta da anime defunte in grado di strappare l'anima ai viventi per alimentarsi ulteriormente), il più grande della storia, talmente grande da poter spazzare via la vita dal pianeta. Gekko con rinnovata disperazione corre molto più spedito verso Armada, con l'intenzione di passare gli ultimi momenti di vita vicino alla sua amata Rayala, prima che il Mega-Cumulugeist arrivi sopra loro.
Correndo senza sosta per giorni cade privo di forze dalla stanchezza e in quel dormiveglia gli compare in sogno la figura di una pettirosso, la quale lo sprona a non perdere la speranza nella vita, di continuare a credere in un futuro di pace, poiché quel futuro ha la sua forza nel cuore di tutti, basta solo desiderare di trovarlo.
Il giorno dopo Gekko si risveglia mentre le telecamere di tutto il mondo sono puntate tutte sull'Oceano Diretto, dove Kellya dei Rappresentanti, la stessa pettirosso che era comparsa in sogno a lui come a tutte le persone del mondo il giorno prima e considerata una terrorista da tutte le fazioni protagoniste del conflitto, si getta nel Mega-Cumulugeist non facendosi strappare l'anima ma anzi diventandone lei l'anima, fondendosi con lo stesso e facendolo dissolvere nell'atmosfera, salvando così il mondo.
Questo gesto segna così la fine della guerra mondiale, con gli stati troppo provati dalle perdite e accomunati dal rischio scampato per miracolo e sacrificio di una persona per voler riprendere le belligeranze.
Gekko rimane molto impressionato da questa persona la quale diventa per lui come per molti altri ispirazione, facendo credere che il mondo stia per affacciarsi ad una seconda Nuova Epoca Eroica basata però questa volta sulla ricostruzione.
Tornato da Rayala passa il resto del suo tempo con lei per prendersene cura, con il bosco ormai caduto in un perenne autunno senza il potere di lei a tenerlo in vita.
Dopo un paio di anni assieme Gekko riparte per il Dairo, ora che la guerra è finita, per provare a fare ammenda con l'Ordine della Cinta e chiedere loro nuovamente aiuto a guarire Rayala la quale mostra segni di crescente invecchiamento precoci, ma tornato nel Tallok scopre che ormai la setta non esiste più, estinta dalle crescenti richieste di uomini al fronte, nonostante le promesse del Dairo di proteggerli: solo vuoti atri rimangono del loro covo, polverosi ossari ormai completamente svuotati.
Proseguendo le ricerce si reca alla sua vecchia scuola, ove non trova traccia alcuna dell'Ordine o di qualcuno che ne avesse avuto a che fare ma scoprendo di avere depositata a suo nome una prestigiosa borsa di studio a vita che gli permetterà di completare qualsiasi studio voglia.
Gekko si stabilisce nella scuola per completare i suoi studi di medicina e di magia nella speranza di trovare autonomamente una cura e scoprire la natura dei suoi poteri, utilizzando ogni momento libero per tornare da Rayala e assisterla nel suo templio, con il suo decadimento sempre più visibile.
Il terzo anno al suo ritorno nel loro bosco Rayala è morta, così come il bosco dove aveva vissuto per tutta la vita, Gekko all'età di 28 anni seppellisce il vecchio corpo della sua amata fuori dal cerchio proibito dei monoliti, finalmente libera di poter uscire dalla sua prigione.
Rimane un anno in completa solitudine senza uscire dal bosco morto a fare compagnia alla tomba di Rayala vivendo nel ricordo dei loro primi anni assieme; durante questo periodo matura l'idea di dover realizzare la predizione che lei gli fece, di assumere il ruolo di Olsanca e tornare al mondo civile per sistemare ciò che si era lasciato alle spalle, per trasformare le sofferenze che aveva visto e subito in giustizia.
Essendo lo stato di Gomoe (similmente a molti altri stati) ancora afflitta da tumulti interni, era rimasta ostile alla neo formata NCM (Nuova Commissione Mondiale) la quale si stava occupando in quegli anni di spegnere ogni ribellione alla globalizzazione pacifica.
Gekko si arruola a 30 anni nei corpi della NCM per poter così liberare la sua patria dalla vecchia dittatura Mapetti, la quale si era coalizzata con gli stati precedentemente nemici di Taurini e del Kutennote: egli avanza in prima linea sul fronte, senza paura di poter morire, con lo scopo di riuscire a ritrovare l'amico e amore d'infanzia Efiodo e di usare la sua esperienza e maturità per aiutarlo così come Rayala aveva aiutato lui.
Egli cerca Efiodo in ogni campo, in ogni ospedale e cimitero, in ogni archivio e seguendone le tracce riesce a ricostruire solo parte di ciò che successe dopo la sua fuga successivamente alla quale Efiodo venne arrestato diverse volte per piccoli crimini per poi essere coattamente arruolato, ricoprendo in più occasioni di vergogna sé stesso e il suo battaglione (data la sua famiglia non poteva essere arruolato come soldato semplice) fino a che un giorno semplicemente scomparve, visto l'ultima volta in un bar di Mezini totalmente ubriaco e sciatto, per poi essere ricercato come disertore e infine dato per disperso.
Niente si saprà più sul suo conto.
Questa scoperta distrugge una seconda volta Gekko, lasciandogli un secondo enorme vuoto nel cuore.
Gomoe, ormai sfinita e distrutta, alla fine abdica contro la NCM, la quale applica gravi sanzioni in tutto il mondo civilizzato e a tutti gli stati che nel decennio precedente presero parte alla guerra mondiale.
Gekko torna alla sua casa d'origine, scoprendo che nessuno della sua famiglia era sopravvissuto alla guerra, tranne uno dei suoi fratelli maggiori, un bullo crudele e stupido il quale è rimasto anche da adulto una persona vile e prepotente, ma che non si ricorda di lui né di aver mai avuto un fratello con quel nome: è come se Gekko Samaharc non fosse mai esistito.
Privo ormai di qualsiasi legame con il mondo l'albino inizia, da reduce di guerra, un viaggio per il mondo, acquistando una barca e avvicinandosi così a tante culture distanti, accumulando esperienze di qualsiasi tipo senza mai trovare una dimora fissa all'infuori del vecchio bosco di Rayala, ove si passa una volta all'anno per salutarla.
Non indifferente alle sofferenze della povera gente Gekko rimane sempre fedele alle parole di Rayala ed interviene ovunque veda ingiustizie, in difesa dei più deboli e forte dei suoi poteri, indossando quella che un tempo era la sua divisa come membro dell'Ordine della Cinta ma arricchendola di elementi decorativi degli Olsanca.
Attraversato l'Oceano Diretto egli continua la sua opera su Crea: vede con i suoi occhi le spiagge desolate del golfo ove vi fu il più terribile attacco nucleare, ora ridotto ad un desertico cimitero di navi da guerra radioattive; vede l'operosa ricostruzione che sta affrontando la Federazione Maneico-Brizatica ora nuovamente unita, ma lui si spinge oltre, recandosi nei piccoli villaggi non ancora raggiunti in modo capillare dalla NCM e rimasti in balia di chi, dal conflitto mondiale, era riuscito ad accumulare abbastanza artefatti magici (gli Artaghi) da poter schiavizzare le piccole realtà nel tentativo di formare nuovi regni autoctoni.
In quel periodo Gekko agisce inconsapevolmente spianando la strada alla NCM e divenendo famoso tra i popoli oppressi con il soprannome di Araldo dell'Ala Lucente, termine in uso secoli prima. Gekko agisce seguendo il suo senso di giustizia, agendo al di fuori della legge locale se necessario e adorato dalla plebe, che lo vede come un missionario immortale ai colpi nemici.
Durante un suo viaggio viene contattato da Zedù, un bufalo dai lunghi dread, il quale gli rivela di possedere i suoi stessi poteri e che loro due non sono gli unici.
Si chiamano Soulbusters, sono persone dotate della Fiamma Krumori che l'hanno sviluppata in modo anomalo, permettendo di succhiare anime e poteri per poterli usare a loro volta e per il mondo ce ne sono diversi fin dall'inizio della Nuova Epoca Eroica, per quanto abbiano sempre vissuto nascosti per evitare la persecuzione come vampiri. Zedù spiega a Gekko che è riuscito a rintracciarlo grazie ad un contatore Aura (invenzione fatta ben prima dell'inizio della guerra mondiale, uno strumento in grado di riconoscere i portatori di fiamme esotiche come la Krumori) portatile e modificato per poter riconoscere l'impronta dei soulbusters e che questi si stanno raggruppando in tutto il mondo per competere in quella che sembra una gigantesca caccia al tesoro: si crede che millenni fa durante la colonizzazione del mondo da parte dei popoli antichi, i quali conoscevano e dominavano la magia meglio di chiunque altro, diverse colonie sulle quali furono costruiti i regni successivi vennero incantate e legate ad un oggetto magico detto il Mastedeon in grado di consentire a chi lo possegga di essere riconosciuto come legittimo sovrano di quelle terre da tutto il mondo.
Dopo la rinascita e riscoperta della magia nel mondo (e quindi l'inizio della Nuova Epoca Eroica) tale oggetto smise di essere semplice mito e divenne motivo di interesse per molti cacciatori di artaghi, i quali riuscirono ad individuare quali regioni potessero essere sotto l'effetto dell'incantesimo ma che non riuscirono mai a trovare il leggendario artefatto.
A quanto pare questo questo è sempre stato tenuto nascosto da alcuni soulbuster e solo ora si è deciso di metterlo in palio per coloro che ne saranno degni.
Ad alcuni soulbusters è stato fatto dono di degli indizi che possono condurre al tesoro, tuttavia la maggior parte di questi non intende collaborare e per questo si stanno raggruppando diversi in diversi gruppi in competizione e lotta tra di loro per poter rubare le parti mancanti del puzzle che conducono al Mastedeon: Zedù è uno di questi e se non avesse scoperto l'ignarità di Gekko a riguardo l'avrebbe attaccato, gli spiega, ma il caso vuole che ora lui gli offra di unirsi al suo gruppo per tentare di cacciare il tesoro o per difendersi dagli altri gruppi di soulbuster i quali sicuramente non gradiscono possibili concorrenti a piede libero.
Gekko prima di accettare chiede a Zedù quali sono le sue intenzioni nel caso riuscisse a conquistare il Mastedeon ed egli gli risponde che la sua intenzione è quella di dividere il controllo delle varie zone con i membri del gruppo e di dare una patria sicura a tutti i portatori di fiamme esotiche come loro: in quegli anni infatti, dopo le tragedie della guerra, la NCM nel 11.920 DD aveva varato un nuovo programma detto Controllo delle Fiamme Esotiche il quale aveva come scopo la riduzione del rischio di persone dotate di poteri così distruttivi (sopratutto i portatori della Fiamma Mambara, intossicati di radiazioni fin dalla nascita ed in grado di dare origine ad una esplosione nucleare suicidandosi) e il programma consisteva nell'aborto indotto di tutti i feti che presentavano segni di fiamme esotiche esposti ai contatori Aura e al censimento di tutti i portatori già nati i quali venivano obbligati al sonno criogenico in attesa della scoperta di una cura; per quanto alcuni stati si opponessero, la radicalizzazione della NCM e la paura di ulteriori genocidi portò l'opinione pubblica a considerare il sacrificio di pochi accettabile per la sicurezza del mondo.
Se il potere del Mastedeon fosse reale questo impedirebbe qualsiasi attacco o ritorsione nei confronti di quegli stati che ospiterebbero i portatori di fiamme esotiche come profughi.
Gekko quindi accetta di unirsi al gruppo di Zedù, con il quale riesce a fare man mano amicizia. L'indizio in possesso di Zedù è un luogo, l'isola di Ysade nell'Arcipelago Bianco, una terra di confine a nord di Crea, un tempo patria dei primi conquistatori orsini che diedero nascita alla civiltà Zena sul continente, ora sotto il controllo della famiglia ducale di Stijibella, la quale fa da supporto istituzionale al senato repubblicano di recente formazione.
Recatisi lì vengono presto attaccati da altri soulbuster e scoprono che il ducato è sotto lo scacco di questi, i quali si sono riuniti in un grande gruppo chiamato Gauntlerstad così potente da poter ricattare facilmente la famiglia Stijibella. Zedù e Gekko (al quale viene affibiato il soprannome di Soulnier, vista la velocità e facilità con la quale assorbe e annichilisce i poteri altrui) riescono a sconfiggere la congiura e a liberare la duchessa bambina Armea, tenuta in ostaggio, grazie anche all'aiuto di un ragazzino straccione, una volpe bianca di nome Karato la quale sembra essere un soulbuster, per quanto totalmente inesperto. Egli è sempre vissuto come orfano, tentando di vivere della pietà altrui e di qualche piccolo furto, ma ora che la situazione si è fatta pericolosa Soulnier gli offre di unirsi a loro e di aiutarlo ad allenare i suoi poteri.
La liberazione di Ysade non passa inosservata agli occhi del ducato, al quale Zedù chiede di tenere segreta la cosa per evitare di mettere in allarme il Gauntlerstad, e che gratitudine lì investe del titolo di cavalieri, facendo loro dono di alcuni Artaghi conservati nel museo ducale tra cui la spada Talleode, preziosa arma da taglio appartenuta al monaco Nafarre delle Lame Nobili circa un secolo addietro. Talleode era una spada in grado di aumentare la sua capacità di taglio in base alla condotta morale del suo portatore (si tratta di un oggetto rarissimo e speciale, in quanto possiede una sua coscienza e capacità di valutazione etica, per quanto non sia animata) e Nafarre impiegò una vita per poterla pulire da qualsiasi macchia di ingiustizia; in mano a Soulnier sembra non subire alcuna variazione, a prescindere del tipo di azioni che compia.
Zedù con Gekko, Karato ed il resto del gruppo inseguono i membri del Gauntlerstad attraverso i vari paesi ove i suoi agenti avevano messo radici, usando i ricordi degli uni per trovare gli altri: questo parzialmente risanerà la situazione politica dello stato Manea il quale era ancora in riunione con lo stato di Brizantia e quindi fragili e privi di qualsiasi armamento magico anche per la sola difesa (come imposto dalla NCM).
La loro avventura li porta verso l'est di Crea, dove dopo diverse vicissitudini riescono a sconfiggere i capi della Gauntlerstar e entrare in possesso dei loro indizi.
Quello che scoprono è che coloro che attualmente sono in possesso del Mastedeon stanno chiamando a raccolta tutti i gruppi di soulbuster per decidere chi di loro sarà degno di ricevere il potere, ed il luogo del raduno è paradossalmente nascosto sulla stessa isola di Ysade.
Il luogo raggiunto in mezzo ai ghiacci è un imponente e labirintico palazzo sotterraneo, un labirinto dalle fattezze quasi aliene dove si son radunati i gruppi di soulbuster che come loro sono sopravvissuti e che hanno completato il puzzle.
Ad accoglierli vi sono due figure mascherate, coloro che hanno protetto fino a quel giorno il Mastedeon il quale è stato nascosto al centro del labirinto e ora tocca ai gruppi di soulbusters rimasti a trovarlo per decidere chi sarà il vincitore e quindi il degno possessore.
Il gruppo di Zedù si muove attraverso il dedalo, tuttavia qualcosa non torna: nei ricordi strappati ad un nemico del Gauntlerstad i guardiani del Mastedeon dovevano essere tre invece che due. La loro corsa li porta ad affrontare gli altri gruppi di avversari ma viene interrotta quando si scontrano con una vecchia conoscente di Zedù il quale rivela al gruppo che egli tradì il suo gruppo tempo addietro e che egli non intende dividere il potere.
Di fronte alla richiesta dei compagni di farsi assorbire un piccolo frammento di memoria per poter vedere se le accuse sono fondate Zedù si rifiuta facendo cadere la sua maschera, ma non volendo combattere contro i suoi compagni di avventura sceglie di scappare da loro, cercando di raggiungere da solo il tesoro.
La caccia al tesoro ha fine quando dalle dalle pareti del labirinto cominciano ad uscire orde di scheletri e non morti che attaccano tutti indistintamente, compiendo un massacro dei soulbusters inabili di risucchiare l'anima dei non morti e le cui anime invece convergono come ruscelli attraverso il labirinto, come aspirate da qualcosa.
Soulnier si trova di fronte i due misteriosi organizzatori del torneo, i quali rivelano la loro identità: loro sono i più antichi soulbuster della storia, vissuti 10.000 anni fa, i quali erano in tre e si erano ibernati per poter sopravvivere durante l'epoca in cui la magia delle Fiamme era scomparsa dal pianeta, tuttavia al loro risveglio avevano scoperto che il loro bisogno di anime per mantenersi in vita era aumentato drasticamente e che ora necessitavano di anime di altri soulbusters per nutrirsi. Per questo il torneo era stato creato, una gigantesca trappola dove non esiste nessun Mastedeon ma solamente un Artaghi in grado di aspirare le anime, fornito loro dal terzo compagno subito prima di scomparire, probabilmente per sempre.
Uno dei due è il condor Ekretil, membro capo dell'Alcova di Berja, una elite occulta di avian che da più di 500 anni manipola la storia del mondo, l'altro è Sominù, il maestro dell'Ordine della Cinta che Soulnier credeva morto e che infatti, costretto al partecipare in prima linea alla guerra mondiale, perse buona parte del corpo dovendosi così mantenere in vita come non morto.
Per questo motivo Sominù ha un interesse particolare per Soulnier di cui vuole il corpo, motivo per cui al loro primo incontro finse di non conoscere i suoi poteri e come ridare l'anima rubata a Rayala, mentre ad Ekretil bastano le anime degli altri soulbusters.
Nonostante lo svantaggio numerico, la battaglia finisce a favore delle prede, in quanto Soulnier riesce ad usare per la prima volta la fiamma Neurega lasciatale da Rayala quel tanto che basta per, invece che creare la vita, annichilire i soldati non morti dai cui corpi sbocciano centinaia di fiori e distruggere del tutto il corpo di Sominù.
Ekretil nel frattempo fugge portando con sé l'Artaghi, diretto per via aerea al palazzo ducale degli Stijibella e portando con sé un plotone di soldati della sua guardia personale.
Gekko si riunisce agli altri pochi sopravvissuti dei vari gruppi: sia Karato che Zedù sono riusciti a sopravvivere e questi decidono, assieme a tutti gli altri, di seguire Ekretil per sconfiggerlo definitivamente.
Uniti sotto un unico scopo i soulbuster rimasti raggiungono il palazzo degli Stijibella tenuto sottoscacco dalle forze militari di Ekretil: rubando i ricordi da alcuni di questi sembra che Ekretil non possa ancora assorbire le anime raccolte nell'Artaghi e che per aprirlo serva una specie di chiave la quale è presente nel sangue di alcuni membri della famiglia Stijibella per qualche misterioso motivo.
All'interno del palazzo il neo gruppo è costretto a dividersi per coprire più strada possibile e Karato in uno scontro a fuoco rimane diviso da tutti gli altri, perdendosi.
Soulnier e Zedù incontrano con grande sorpresa Sominù redivivo, di cui ormai è rimasto solamente il teschio del suo corpo originale: una orribile massa fluttuante di fiamma Krumori determinata a prendersi il corpo di Gekko prima che Ekretil porti la duchessa Armea, chiave per aprire l'Artaghi, al manufatto magico così da dare inizio al pasto d'anime.
Soulnier rimane a combattere una seconda volta il suo maestro, lasciando a Zedù il compoto di inseguire e fermare Ekretil lasciandogli in prestito la spada Talleode.
Nel frattempo Karato, girovagando da solo nel palazzo ducale alla ricerca dei compagni, incappa nell'Artaghi raccoglitore d'anime e, di fronte a lui, questo si apre autonomamente, invitandolo a farsi toccare.
Zedù riesce a raggiungere il condor soulbusters il quale ha preso in ostaggio Armea: questi lo schernisce, a lui e agli altri soulbuster per l'ingenuità; esiste un solo modo di controllare gli eventi del mondo e questo è il complotto, di cui loro sono sempre stati gli artefici fin dall'antichità, questo è il vero Mastedeon, il vero potere.
Tuttavia Ekretil non si rende conto che Zedù ha con sé Talleode, la spada con la quale Nafarre assieme all'utharaptor Furja (il figlio illegittimo di Ekretil) quasi lo uccisero un secolo fa e cadendo in una trappola ad opera dello stesso Zedù viene trafitto da questa, perdendo la capacità di combattere e lasciando così andare Armea.
Ekretil fuggendo verso l'ala ovest chiama a raccolta i suoi uomini, ma nessuno sembra rispondere, così come anche Zedù non riceve risposta radio dagli altri soulbuster dislocati in quella zona.
Armea, la quale si era nascosta per fuggire agli inseguitori, incappa finalmente in Karato, riconoscendolo come facente parte degli amici di Gekko e Zedù e gli corre incontro. Karato, sorridendo, la trafigge al cuore, mentre l'urlo di lei attraversa il palazzo richiamando l'attenzione di tutti i presenti.
Ekretil, con Talleode ancora infilzata in corpo, si trova fuori dal palazzo in mezzo alla neve quando viene preso.
Alla fine Karato si presenta di fronte a Soulnier e Sominù, interrompendo il loro combattimento. Sominù finalmente lo riconosce: egli è il terzo dei tre antichi soulbuster, colui che fornì loro l'Artaghi e che credevano morto.
Karato in realtà, dopo che si svegliarono dal loro sonno millenario, girò il mondo divenendo uno degli apostoli del Genio del Mondo (un messia generato dalla volontà collettiva dell'umanità) i quali tradendolo ricevettero alla sua uccisione il dono/maledizione del conoscere il futuro (una conoscienza che rende schiavi degli eventi che già si conoscono). Avendo avuto visione del presente, Karato diede origine alla stirpe degli Stijibella, raccolse e modificò un antico manufatto telepatico (i cosìdetti Sachelion) in modo da poterci scaricare dentro la propria memoria e poteri, subito dopo aver organizzato il torneo con Sominù ed Ekretil, l'aver assunto l'aspetto di quando era bambino e aver cancellato la memoria alla dinastia Stijibella del loro fondatore.
Sapeva che Sominù ed Ekretil, vittime della sua stessa fame, avrebbero comunque prima o poi tentato di assorbirsi le anime a vicenda, compresa la sua, per questo sarebbe dovuto sparire e ora che aveva finalmente riacquistato la memoria poteva finalmente completare la sua opera, assorbendo tutti i soulbuster esistenti al mondo.
Sominù, già provato dai molti scontri, viene assorbito con facilità da Karato sotto gli occhi attontiti di Soulnier il quale tenta di far tornare la memoria al giovane amico al quale aveva fatto da maestro, ma questa attuale è la sua vera memoria completa.
Karato, ormai in possesso delle anime di quasi tutti i soulbuster delle varie epoche e quindi di poteri incommensurabili è deciso a sterminare il casato da lui generato e di succhiare via Soulnier e gli ultimi rimasti così da rimanere il solo ed eterno, placando definitivamente la sua fame: egli spiega a Gekko che fu lui a privare la sua famiglia del ricordo di lui, affinché il destino lo portasse a sconfiggere Sominù e a maturare i suoi poteri, per questo una volta tornato a Gomoe non lo aveva riconosciuto.
I pochi soulbuster si uniscono assieme nel tentativo di fermare Patriarca Karato, ma niente sembra in grado di poterlo fermare. Zedù, il quale aveva assorbito l'anima di Armea, donata da lei in punto di morte dopo l'incontro con il patriarca, vuole usare il potere del sangue Stijibella per risigillare il Sachelion che fa da nucleo a Karato, ma il suo potere non è sufficente per raggiungerlo, per questo rimane una sola possibilità per sconfiggere Karato ovvero la inovulazione d'anima.
Questa consiste nella concessione volontaria della propria anima ad un'altra persona il quale permette una fusione dei poteri e volontà molto più forse del semplice furto d'anime usato dai soulbuster, anche se questo significa la morte del proprietario.
Zedù e i rimasti del suo vecchio gruppo fondono le loro anime nel corpo di Zedù per dargli l'occasione di colpire il nucleo di Karato, chiedendo scusa a Gekko per tutti gli inganni, ma neanche questo sembra bastare di fronte al potere del Patriarca.
Zedù, ormai morente, chiede a Gekko di farsi assorbire da lui assieme a tutti i soulbuster rimasti, ma Gekko è riluttante non volendoli sacrificare, non volendo ripetere la tragedia di rubare l'anima a qualcuno di caro. Zedù gli rivela che se l'anima di Rayala vive in lui probabilmente non è stato per un incidente, probabilmente lei gli ha voluto fare quel dono, un dono d'amore, così come loro da adesso vivranno con lui.
Zedù e gli ultimi soulbuster rimasti sacrificano le loro vite e uniscono le loro anime nel corpo di Gekko, le cui piume si colorano di tutti i diversi colori e che, grazie al potere della Fiamma Neurega, esse vivono e manifestano i loro poteri dentro di lui.
Il potere di Soulnier è ora tale che neanche Karato con le sue centinaia di anime schiave, riesce a tener testa, permettendogli così di raggiungere il Sachelion nel suo nucleo ed invertirne la polarità: l'anima di Karato viene risucchiata dal Sachelion, il quale essendo stato assorbito dal suo corpo comincia un loop infinito di implosione: le ultime parole di Karato prima di perdere la ragione sono di ragguaglio nei confronti di Gekko, dicendogli prima o poi diverrà lui, che la fame lo divorerà, che lo ha visto nel futuro.
Alla fine dello scontro, Soulnier è l'unico rimasto.
Pochissimi dell'intera famiglia ducale sono rimasti alla furia di Karato, ma grazie alla sopravvivenza dei nonni di Armea il ducato può ancora continuare a vivere, almeno fino a quando non sarà sostituito dall'emergente repubblica.
I due duchi di Ysade, infinitamente grati a Soulnier e al suo gruppo di amici, lo prendono sotto di loro come loro cavaliere e guardia del corpo, dandogli il potere di rappresentare il volere del ducato ovunque esso si trovi.
Dentro Soulnier continuano a vivere i pensieri e le volontà di tutti i suoi compagni, nonostante sia tornato al suo aspetto naturale, tuttavia man mano che trascorre il tempo la loro presenza si fa sempre più flebile, come se venissero lentamente digeriti e scompaiano, facendo tornare Gekko alla sua coscienza originale e facendolo sentire nuovamente solo.
Purtroppo il ducato nonostante la gratitudine verso Gekko non può comunque fare nulla per aiutare gli altri portatori di fiamme esotiche nel mondo, se non opporsi formalmente alla decisione della NCM di imporre il programma di soppressione dei portatori: il massimo che riesce a fare è dare protezione a Gekko stesso, finché rimane nel loro territorio.
Gekko trascorre anni sereni con gli anziani duchi, proteggendoli e accompagnandoli nella loro vecchiaia.
E' l'anno 11933 e Gekko ha ormai 47 quando i due anziani duchi muoiono di vecchiaia, lasciando così spazio alla nuova fazione di stampo repubblicano la quale non ha più interesse all'opporsi alle politiche anti-esotiche dell'NCM. Ormai non più legato a quel posto Gekko abbandona Ysade per sempre, nuovamente solo sia dentro che fuori, cominciando un viaggio per il mondo alla ricerca degli altri soulbuster rimasti utilizzando il contatore Aura lasciatogli da Zedù.
Per quanto cerchi egli non trova segni dei suoi simili fino a che, dopo anni di ricerche infruttuose, realizza di essere rimasto effettivamente l'ultimo soulbuster al mondo.
Nel frattempo il mondo è cambiato: la guerra, le vittime e i sacrifici fatti sono ormai ricordi passati di un mondo ormai fortemente globalizzato; la Nuova Epoca Eroica che si sperava tornasse ha lasciato spazio al cinismo figlio del benessere, all'individualismo; un mondo dove non ci sono più scontri di valori, ma di semplice sopravvivenza personale.
L'Araldo dell'Ala Lucente è stato velocemente dimenticato e i suoi sforzi di combattere contro le ingiustizie non hanno più seguito o influenza, non riesce più ad essere da esempio per le persone in quella civiltà unica la cui iper industrializzazione sta cambiando la faccia del pianeta.
Disgustato e privo di alcuno scopo, Gekko taglia ogni ponte con il mondo, con il quale non vuole più avere nulla a che fare e si ritira definitivamente nel bosco di Rayala per passare il resto del tempo a prendersene cura, come guardiano della sua tomba e della sua memoria, dedicandosi alla trascrizione su carta dei ricordi e memorie di tutti i compagni assorbiti, prima che questi spariscano digeriti dal suo corpo.
E' il 11940 quando Gekko compie 54 anni: il suo corpo non è invecchiato avendo consumato tutte le anime raccolte dagli altri soulbuster. Durante un sogno, nell'attesa e speranza di poter incontrare Rayala viene contattato da un gruppo di sognonauti i quali si presentano come gli eredi dei Kuftal, antichi portatori di fiamme esotiche nomadi che si staccarono millenni fa dalla morente civiltà Motroica in cerca di fortuna e conquiste e per questo maledetti dai popoli del mondo fin dall'antichità.
Visti fin da allora come un popolo malvagio, paragonabili a satanisti, la loro persecuzione è perdurata in diverse culture fin alla modernità, con l'attuale Chiesa di Ahmarì la quale, grazie alla sua influenza sul NCM è riuscita ad imporsi teocraticamente e a perseguitare qualsiasi culto non in linea con le sue linee guida.
I Kuftal vogliono il riscatto e la vendetta contro quell'elite che ha trasformato un culto in uno strumento di potere e fascismo per alimentare il suo potere stesso, che ha trasformato degli insegnamenti nobili in mezzi di ipocrisia e prevaricazione.
Per questo è tornata tra loro Uroma, reicarnazione della dea madre dei Kuftal, dotata di una di una Fiamma Shurudi dall'energia illimitata, per riportare giustizia in un mondo amorale poiché costruito sulle falsità di una chiesa corrotta.
Per fare ciò la Ribellione dei Kuftal intende eseguire un incantesimo su scala globale che permetta a tutti di condividere le stesse sensazioni e consapevolezze, così da far conoscere a tutti la vera storia dei Kuftal, le sofferenze che hanno dovuto sopportare i portatori di fiamme esotiche e legare tutte le persone del mondo da un legame di empatia, ma per realizzare ciò è necessario ri-attivare gli antichi golem dell'era artropoide (i cosìdetti Earthbound) morti da decine di migliaia di anni.
Purtroppo gli Earthbound non essendo esseri viventi non possono essere riportati in vita come non morti dalla Fiamma Krumori: essi per funzionare hanno bisogno di una nuova anima che solo la Fiamma Neurega può generare con un enorme consumo di energie.
Rayala non avrebbe mai potuto con la sua debole fiamma fare nulla di simile ma Uroma con il suo stesso sangue fatto di fiamma Shurudi sì.
I Kuftal chiedono a Gekko il sacrificio definitivo per realizzare ciò che l'Araldo dell'Ala Lucente ha perseguito per decenni, ovvero di ridare al mondo un cuore, costringere le persone a rispettarsi a vicenda riconoscendosi come fratelli, privi di barriere di specie, ideologie o status sociale, ma per fare ciò egli dovrà divenire un'Ala Oscura e dovrà cedere ad Uroma la sua anima assieme ai poteri rimasti in lui di Rayala.
Gekko, ormai alienato e sfiduciato dal mondo contro cui ha combattuto inutilmente, accetta nella speranza di poter cambiare il mondo anche se questo significherà la sua fine.
Gekko incontra per la prima volta Uroma durante il rito di scambio: la ragazza metà avian e metà pipistrello sembra determinata, per quanto il processo significherà per lei perdere ogni memoria del passato e Gekko si chiede cosa possa aver spinto una ragazza così giovane a tale scelta e cosa si stia lasciando alle spalle.
Il rituale ha successo: Uroma assorbe l'anima di Gekko e la fiamma Neurega di Rayala lasciando Gekko totalmente vuoto, il quale cade in un profondo coma senza ritorno, avendo sacrificato ogni cosa all'ideale della sua amata e alle parole di Kellya.
Dieci anni dopo, per quanto la sua anima non esista più, il corpo di Gekko si risveglia autonomamente, spinto dalla fame di anime che come predetto da Karato non l'avrebbe mai abbandonato. Da delle rovine ricoperte di rifiuti egli rinasce al mondo, privo di qualsiasi ricordo che non sia il nome di Soulnier e divorato da una fame di anime che non gli permette di lasciarsi morire. Impossibile per lui entrare mai più nel mondo dei sogni non avendo più una propria anima e quindi destinato ad una morte senza aldilà, egli attraversa il mondo come uno straccione, disperandosi della sua maledetta condizione e augurandosi una morte che non riesce a darsi.
Nel frattempo il mondo non è cambiato: viene a scoprire di un gruppo di stregoni capitanato da Uroma il quale fallì nel tentativo di conquistare il mondo, del cambio della classe eclesiastica della Chiesa di Ahmarì e di un evento di dieci anni prima, conosciuto come Accolade, durante il quale tutte le persone del mondo provarono molto intensamente la sensazione di quello che provavano tutte le altre, durato però una manciata di secondi. Da quel lontano giorno nacquero diverse associazioni umanitarie, la stessa NCM moderò il suo controllo sui popoli e le persecuzioni nei confronti dei portatori di fiamme esotiche, ormai estinti o abortiti nei centri di maternità prima che il feto si sviluppi completamente.
Tuttavia l'allentamento del controllo da parte della NCM portò gli stati, nonostante gli sforzi dei vari blocchi geopolitici di limitarli, a tornare a complottare gli uni contro gli altri: nuove violente dittature nacquero così come corruzione e congiure serpeggiavano fomentate spesso dalle grandi multinazionali.
In quel nuovo mondo Soulnier finisce imprigionato a lavorare come schiavo nelle miniere di Arkenite, partecipa a rivolte e ribellioni seguendo il suo istinto, per poi scoprire sempre che ai vecchi tiranni possono solo succederne di nuovi.
La sua parabola lo porta a scendere dal comunismo ideologico all'anarchia socialista ed infine al semplice gesto dell'anarchia distruttiva, entrando a far parte di diversi gruppi terroristici in paesi colpiti da dittature e guerre nelle quali lui può rifornirsi di anime con cui sfamarsi.
All'incredibile età di 111 anni (nonostante il suo aspetto sia rimasto quello di quando aveva 25 anni) Soulnier si unisce ai centauri motorizzati D/Freemons, in lotta contro la dittatura dello stato di Dorotia dove si ritaglia una figura di spicco per la fredda marzialità con cui uccide e ubbidisce agli ordini, più simile a quella di un soldato professionista che a quella di un teppista ribelle.
Due anni dopo si unisce al gruppo un giovane di nome Tylor Morderavan, che prende il nome di Umbersun, la iena fiammeggante. Il ragazzo è molto tormentato, nonostante celi il suo malessere dietro all'alcol e ad una finta spensieratezza, cosa che porta Umbersun ad affezionarsi a lui e a stringerci una amicizia che si riflette sia sui campi di battaglia che nei momenti di relax, empatizzando la sua paura del poter perdere il controllo dei propri poteri e del poterli rivolgere contro i propri cari per natura.
Nello stesso periodo ai D/Freemons si unisce un altro ragazzo di nome Cody, il quale passa sotto la tutela di Umbersun e Soulnier: Cody è un insicuro ma anche un idealista, per questo Soulnier gli fa dono della spada Talleode, la quale fino ad allora era rimasta con lui immutata (non avendo Soulnier una anima non era possibile per la spada giudicarlo) ma che, in un momento di consapevolezza, ritiene che sia più giusta nelle mani di un giovane per mantenere il suo scopo di strumento di giustizia.
I D/Freemons, accumunati tutti dallo stesso tatuaggio alato loro simbolo, scorrazzano per tutta Dorotia combattendo il governo, spesso ricevendo supporto dalla NCM nella liberazione del paese, fino a quando, nel 12.000 DD, la dittatura di Dorotia crolla e i D/Freemons passano dall'essere considerati alleati all'essere visti come semplici criminali, rifiutandosi di accettare il nuovo governo imposto dalla NCM vedendoli come usurpatori.
I D/Freemons vengono tutti catturati o uccisi dalle forze internazionali, tutti tranne Soulnier che riesce a scappare fuori dal paese, per quanto braccato in tutto il mondo.
Ad intercettarlo però non son le forze di polizia, bensì una setta chiamata l'Occhio Dorato la quale ha seguito le sue gesta fin dalla ribellione nelle miniere d'Arkenite e che l'aiuta a nascondersi, chiedendo in cambio il suo aiuto. Egli intendono realizzare il sogno dei loro antenati, i Signori della Città della Rosa, ovvero poter mutare l'essenza stessa della realtà dal mondo del Dreamscape, per poterla ricostruire secondo i propri desideri.
Per quanto possa sembrare assurda una cosa simile è invece possibile, ma per realizzare questo è fondamentale il recupero di un esemplare di essere vivente, una cavia di laboratorio di nome Teria, imprigionata da tempo immemore in un centro di ricerche vicino alla città di Duxel, nello stato indipendente delle Pantakas.
Il potere ESP di questa Teria, nonostante sia una bambina, è tale che potrebbe essere usata come catalizzatore per un rito così potente da generare un Ghost Field di Livello 4, arrivando quindi ad assorbire la realtà empirica: questa è l'essenza del progetto Good Skyline.
Soulnier accetta di buon grado, vedendo nella fine di questo mondo l'apoteosi del concetto di rivoluzione.
Egli viene inserito come infiltrato nell'agenzia segreta P.T., la quale da anni agisce su committenti privati per destabilizzare la sicurezza statale di Eneida con lo scopo di farle perdere l'indipendenza, su raccomandazione e grazie a questa gli viene presto fornita una squadra da comandare come forza terroristica alla quale da il nome di Gocce Rosse.
Tuttavia da quando è entrato nella P.T. continua a ricevere strani messaggi in codice o indizi anonimi che non riesce ad interpretare o spiegarsi.
Nel frattempo all'interno della P.T. Soulnier fa la conoscenza di Tina una giovane ed elegante geco che agisce in rappresentanza della potente famiglia dei Cortemonian, la cui madre fa parte della P.T.
Parlandole assieme Tina rimane sorpresa nel sapere che anche lui sta ricevendo questi messaggi anonimi, rivelandogli che in realtà questi provengono dall'essere chiamato Xantara, la leggendaria regina dei sogni la quale vive esclusivamente nel Dreamscape e che se lo ha contattato è perché ella vuole da lui qualcosa, così come contattò lei anni fa per chiederle di essere sua vassalla e amica.
Tuttavia Soulnier non può incontrarla o parlarle direttamente poiché essendo privo di anima non può entrare nel Dreamscape: ricostruendo messaggi e indizi egli viene condotto in un vecchio ospedale minore della città di Tatima. Attraversando da solo i corridoi fatiscenti e gli atri semi abbandonati dell'enorme città medica arriva ad una piccola stanza dove incontra per la prima volta Xantara in persona: non una onnipotente dea, non una regale sacerdotessa, ma una giovane ed emaciata cerva collegata ad una macchina che la tiene in vita, nata e cresciuta in un perenne stato di coma.
Vicino al suo lettino è appoggiato uno strumento non dissimile ad un comunicatore radio o ad un telefono cellulare il quale richiama l'attenzione di Soulnier che lo raccoglie e dal quale sente incredibilmente la voce di Xantara.
Ella dice di sapere tutto di lui, di aver sentito a lungo parlare di lui dagli dei che risiedono nel mondo dei sogni e di conoscere il segreto della sua natura di vampiro. Il suo avvento era stato predetto e Xantara ha bisogno di Soulnier come suo personale araldo: l'Occhio Dorato non potrà fare altro che rimescolare un mondo fatto di sofferenze per generare nuovi schiavi e padroni, poiché questa è la natura del mondo dei vivi, mentre lei intende porre fine alla vita stessa, affinché tutte le persone possano raggiungere la pace e la serenità nel mondo dell'oltretomba e del sogno, il Dreamscape. La regina del sogno promette in cambio a Soulnier il donargli un'anima e porre fine alla sua penosa esistenza, permettendogli così di potersi riunire ai suoi ricordi perduti, sparendo con essi lontani dal dolore del presente.
Soulnier, nonostante nella sua vita avesse visto tutto, di fronte alla visione e alle parole di quella patetica creatura dagli arti atrofici, cade per terra in lacrime di gioia, promettendo fedeltà totale e unica a Xantara fino alla fine del mondo.
Come missione per ora egli continuerà ad agire per conto sia della P.T. assieme a Tina sia dell'Occhio Dorato mentre viene messo in contatto con Lerika, modella e cantante di fama internazionale (una mezza fagiano – mezza unicorno) la quale in realtà è una strega al servizio della sua dea e amica fin dall'infanzia Xantara (con la quale si conobbe in sogno durante la sua difficile infanzia come orfana di guerra). Nonostante Lerika non abbia nessuna simpatia per Soulnier e non fidandosi di lui come araldo essa è costretta a collaborare con lui e Tina nella realizzazione del piano di Xantara.
E' il 12.008 e l'essere Soulnier, un tempo conosciuto con il nome di Gekko Samaharc, ha 125 anni quando guida le giovani Gocce Rosse come un padre affettuoso ad un attacco suicida a Duxel con lo scopo di rapire Teria, camuffando il tutto come un attacco terroristico ad opera dell'ex soldato Nova Pride ma ora ricercato internazionale Zack Toki.
Segni Particolari: piumaggio albino, tatuaggio sull'addome con il simbolo dei D/Freemons trasformato negli anni in un simbolo diabolico della dea del male Ardebian, occhi neri, macchie fosforescenti bluastre che dalle mani raggiungono i gomiti simili a stigmate sanguinanti.
Illustrazione realizzata dalla talentuosa

Category Artwork (Digital) / General Furry Art
Species Alligator / Crocodile
Size 1055 x 1280px
File Size 171.6 kB
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